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Febbraio 2023 / ASSET ALLOCATION STRATEGY

Asset allocation: oltre la diversificazione

Prospettive per il segmento Multi-Asset per il 2023 da parte di Sebastien Page e del team globale.

In breve

 

  • Di fronte al drastico spostamento strutturale verso un ambiente di inflazione più alta, può essere opportuno per gli investitori ripensare la costruzione del portafoglio da un punto di vista strategico o a lungo termine.
  • Anche quelli che non indicano espressamente il ritorno atteso devono comunque fare previsioni implicite nel momento in cui decidono come investire.
  • I ritorni a lungo termine in futuro potrebbero essere più bassi di quelli ottenuti in passato. Di conseguenza, abbiamo ampliato il portafoglio modello 60/40, aggiungendo altre asset class per migliorare la diversificazione.
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    Molti clienti hanno chiesto al nostro team Global Multi-Asset di parlare delle nostre view di asset allocation strategica (SAA), anziché delle prospettive di mercato come accade sempre in questo periodo. Sono sempre più numerosi i clienti che decidono di rivedere la costruzione del portafoglio dopo il passaggio epocale da un ambiente di bassi tassi d'interesse e bassa inflazione a uno di tassi in ascesa e inflazione più calda. 

    Ho parlato di questo importante argomento di recente, durante un evento online per i clienti istituzionali asiatici. Qual è l'approccio di asset allocation adottato dal team Global Multi-Asset di T. Rowe Price per il patrimonio gestito da 400 miliardi di USD1 quando il mondo sta attraversando un cambio di regime radicale, da tre decenni di tassi d'interesse in declino a un periodo prolungato di tassi più elevati? In risposta a una trasformazione strutturale così profonda, riteniamo che gli investitori debbano ripensare la costruzione del portafoglio da un punto di vista strategico o di lungo periodo.2

    Nei mercati insidiosi di oggi, di primo acchito gli investitori potrebbero reagire destinando più tempo e risorse allo sviluppo delle loro proiezioni e view di mercato a breve termine e questo è comprensibile; tuttavia, le conseguenze a lungo termine del passaggio a un ambiente di tassi più alti ai fini dell'asset allocation hanno indubbiamente maggiore rilevanza. Esiste una notevole quantità di dati empirici secondo cui l'asset allocation strategica può determinare i rischi e i rendimenti a lungo termine più di qualsiasi altra decisione di investimento.

    Valutazioni e performance di lungo periodo

    L'asset allocation strategica di solito parte dai presupposti sul rendimento a lungo termine delle azioni e delle obbligazioni. Tentare di prevedere l'andamento degli asset è sempre difficile, ma è possibile arrivare a formulare delle ipotesi che si sono rivelate utili nella realtà.

    Osservando la figura 1, il grafico a sinistra mostra la relazione fra il rapporto prezzo/utili corretto per il ciclo (CAPE) di Shiller e i rendimenti azionari nei 10 anni successivi. Il CAPE è semplicemente il rapporto fra il prezzo e gli utili a 10 anni dell'indice S&P 500, corretto per l'inflazione, che stabilizza il ciclo degli utili. La correlazione è pari al 54%, che non è male per questo tipo di relazione. Ci dice che il prezzo pagato per le azioni, in termini di multiplo degli utili, conta molto ai fini dei successivi rendimenti a lungo termine. Quando i mercati sono cari, i rendimenti successivi tendono a essere inferiori, come si vede dalla curva discendente della linea di regressione, mentre quando i mercati sono scontati accade l'inverso.

    Il pannello al centro della figura 1 mostra un confronto alternativo tra rendimenti e valutazioni delle azioni usando il rendimento corrente degli utili a 12 mesi (rapporto P/E inverso), noto anche come modello Siegel. L'allineamento è diverso, ma sempre piuttosto buono. Vale la pena notare che la correlazione è grosso modo la stessa, segno che l'approccio CAPE non ha niente di particolarmente magico in sé. I primi due pannelli della figura 1 ci dicono semplicemente che chi investe con un orizzonte temporale lungo deve prestare attenzione ai livelli di valutazione iniziali. Compra basso, vendi alto!

    Passando alle obbligazioni, a destra della figura 1 si riporta il rendimento iniziale o di apertura di un Treasury USA a 10 anni a fronte del rendimento a lungo termine ottenuto conservando il titolo fino alla scadenza. In questo caso, l'allineamento è notevole, con una correlazione del 91%. Il rendimento iniziale di un titolo governativo a lungo termine è un buon fattore predittivo del ritorno successivo di un titolo tenuto fino alla scadenza. Oltre alla prevedibilità del rendimento, gli investitori a lungo termine, per esempio in un fondo assicurativo o pensionistico, possono trarne anche un'altra importante conclusione: i tassi in rialzo sono una buona notizia per chi detiene obbligazioni a lunga scadenza, dato che quando i rendimenti aumentano, cresce anche il ritorno a lungo termine atteso sui titoli detenuti fino alla scadenza.

     

    Per una panoramica regione per regione, si rimanda alla versione integrale del documento (PDF).

     

    Informazioni importanti

    Il materiale ha solo scopo informativo e/o di marketing e non è un consiglio o una raccomandazione di investimento. Consigliamo ai potenziali investiori di richiedere una consulenza legale, finanziaria e fiscale indipendente prima di assumere qualsiasi decisione di investimento. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il valore di un investimento puó oscillare e gli investitori potrebbero non ottenere l'intero importo investito.

    Il materiale non è stato verificato da alcuna autorita di vigilanza in alcuna giurisdizione.

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