Gennaio 2025, Dal campo
Supponiamo che io sia un viaggiatore del tempo e sia quindi in grado di rivelare quali saranno gli utili dell’indice S&P 500 l'anno prossimo. Per fare un po' di scena, vi do il numero fino alla terza cifra decimale. Usereste questo numero per scommettere tutti i vostri soldi su una previsione del rendimento del mercato azionario?
Spero di no. Dovete anche prevedere cosa accadrà al sentiment degli investitori, e non vi ho fornito alcuna informazione sulla variazione del rapporto prezzo/utili.
“La previsione dei rendimenti azionari è uno dei compiti più difficili in finanza.”
Questo esperimento di pensiero illustra perché la previsione dei rendimenti azionari è uno dei compiti più difficili in finanza. Sorprendentemente è quasi altrettanto difficile spiegare i rendimenti effettivi. Anche a posteriori, gli investitori non sempre sanno perché i titoli sono saliti o scesi, nonostante le narrazioni fiduciose che si sentono quotidianamente nei media finanziari.
Spiegare gli utili è più facile perché non è coinvolto il comportamento degli investitori. Concentriamoci prima su questo aspetto. Poi, faremo una previsione degli utili e, infine, discuteremo del sentiment degli investitori.
Abbiamo costruito un modello fattoriale che spiega gli utili in base a tre variabili macroeconomiche:
La correlazione a lungo termine tra gli utili suggeriti dal modello e quelli effettivi è pari a un impressionante 85% storico. Si tratta di un modello semplice, ma potente:
Utili dello S&P 500 = 7% + 2,2 volte l’inflazione – 3,0 volte la disoccupazione + 1,0 volte la crescita
Dove:
Ciascuna variabile è espressa come differenza su base annua (a/a), mentre gli utili sono espressi come variazione percentuale a/a. Il modello è stato stimato su dati mensili dal 31/12/1997 al 31/10/2024. Per utilizzare questo modello, inseriamo le previsioni relative a inflazione, disoccupazione e crescita e otteniamo una previsione degli utili dello S&P 500 legati all'andamento macroeconomico. È un modello plug-and-play. Prego.
Abbiamo scelto gli utili a 12 mesi perché sono più stabili e si comportano meglio degli utili passati. Inoltre, gli utili futuri si avvicinano a quanto è stato scontato dal mercato; di conseguenza, le variazioni annuali dovrebbero spiegare i rendimenti azionari meglio di altre misure degli utili. Potreste rimanere sorpresi nel vedere che l'inflazione è positivamente correlata. L'inflazione è positiva per gli utili. Le imprese statunitensi hanno potere di determinazione dei prezzi e possono far crescere i ricavi più rapidamente dei costi dei fattori produttivi.
La figura 11mette a confronto gli utili effettivi e gli utili legati (o adattati) all'andamento macroeconomico. Nonostante la sua semplicità, il nostro modello a tre fattori spiega sorprendentemente bene le variazioni degli utili futuri. Al contrario, quando abbiamo utilizzato questo modello per spiegare i rendimenti azionari, includendo le variazioni del rapporto prezzo/utili, la correlazione è diminuita significativamente (non riportata qui).
Fonti: FactSet e T. Rowe Price. Dati dal 31/12/1998 al 31/10/2024.
Come mostra il grafico, il nostro modello non coglie tutti i fattori che influenzano gli utili. Gli utili effettivi hanno sottoperformato gli utili legati all'andamento macroeconomico nel periodo 2014-2016, quando la crescita mondiale era debole e il dollaro statunitense era forte, riducendo il valore dei ricavi delle società statunitensi realizzati all'estero. Inoltre, in quel periodo i prezzi del petrolio sono crollati, penalizzando i guadagni del settore energetico.
Gli utili effettivi hanno invece superato in modo significativo gli utili legati all'andamento macroeconomico in seguito ai tagli dell'aliquota dell’imposta sulle società nel 2018. Anche in questo caso, il nostro modello non ha tenuto conto di un fattore, ossia delle modifiche all'aliquota dell'imposta sulle società.
Di fronte a tali scostamenti, gli analisti quantitativi cercano spesso di aggiungere i fattori mancanti per migliorare i loro modelli. Se eseguita con cautela, questa procedura può produrre previsioni migliori.
Ma c'è anche un altro modo di guardare al problema. L'aggiunta di fattori non è sempre vantaggiosa.
I modelli più semplici presentano due vantaggi:
Questo ci porta a oggi. La figura 2 presenta in dettaglio i dati degli ultimi due anni. Gli utili dello S&P 500 hanno significativamente sovraperformato l’economia in generale. Sulla base delle variazioni dei dati su inflazione, disoccupazione e degli indici PMI nei 12 mesi precedenti, il nostro modello suggerisce che gli utili sarebbero dovuti crescere a un tasso del 5,5, mentre gli utili effettivi sono cresciuti a un tasso dell’ 11%.
Fonti: FactSet e T. Rowe Price. Dati dal 30/06/2022 al 31/10/2024.
Perché gli utili hanno sovraperformato gli utili legati all'andamento macroeconomico? Forse lo avete indovinato: i Magnifici Sette (Mag 7) (Alphabet, Amazon.com, Apple, Meta Platforms, Microsoft, NVIDIA e Tesla). Il nostro modello non coglie il potere di queste società di generare elevati guadagni guidati dalla tecnologia e il boom della spesa in conto capitale per l'intelligenza artificiale (IA). La figura 3 mostra come la crescita degli utili del resto dello S&P è stata allineata meglio ai nostri fattori macroeconomici.
Fonti: FactSet e Bloomberg Finance L.P. Dati dal 30/06/2022 al 31/10/2024. Abbiamo utilizzato la funzione di aggregazione Builder di Bloomberg per creare un indice personalizzato con i titoli dello S&P 500 senza i Magnifici 7.
La figura quattro mostra le ipotesi del nostro modello, dove gli input sono nelle celle grigie. Si tratta delle variazioni più recenti su 12 mesi di ciascun fattore macroeconomico.
Fonti: Tutti i dati al 31/10/2024. Ciascuna variabile è espressa come differenza su base annua (a/a), mentre gli utili sono espressi come variazione percentuale a/a. Il modello è stato stimato su dati mensili dal 31/12/1997 al 31/10/2024. Utili dello S&P 500: utili per azione a 12 mesi. IPC: indice dei prezzi al consumo sulla base della banca dati FRED per tutti i consumatori urbani: tutte le voci nella media delle città statunitensi, come variazione percentuale rispetto all'anno precedente, mensile, non destagionalizzate. Disoccupazione: Bloomberg Finance L.P., tasso ufficiale di disoccupazione USA totale destagionalizzato delle persona alla ricerca attiva di un lavoro rispetto alla forza lavoro. PMI: Bloomberg Finance L.P., indici ISM manifatturiero & non manifatturiero. Il modello di regressione si basa sui dati della media mobile a 3 mesi dell’indice PMI.
Per produrre previsioni di crescita degli utili legati all'andamento macroeconomico, abbiamo stimato quattro scenari per la possibile direzione che questi tre fattori potrebbero prendere nei prossimi 12 mesi (Figura 5).
Fonti: Bloomberg Finance L.P.; dati del consenso: inflazione stimata (ticker: indice ECPIUS 25 vs. indice ECPIUS 24), disoccupazione stimata (ticker: indice ECPIUS 25 vs. indice ECPIUS 24), previsioni dell’indice PMI basata sulle stime di crescita del PIL e sulla produzione industriale stimata. Gli altri tre scenari sono formulati da noi e sono di nostra proprietà. Tutti i numeri sono ipotetici.
Secondo FactSet gli analisti prevedono una crescita degli utili del 15% nel 2025. Tecnicamente, il nostro modello prevede una crescita degli utili futuri, ma questa misura è altamente correlata al potenziale di crescita degli utili effettivi.
“Secondo il consenso gli utili societari continueranno a sovraperformare gli utili legati all'andamento macroeconomico.”
Di conseguenza, secondo il consenso, gli utili societari continueranno a sovraperformare gli utili legati all'andamento macroeconomico, anche nel nostro scenario macroeconomico ottimistico. Gli analisti del settore esprimono un giudizio positivo sugli utili dei Mag 7, sui tagli fiscali e sulla deregolamentazione. Nel complesso, gli utili stanno accelerando e la Fed sta tagliando i tassi. E la nuova amministrazione sembra volere un mercato azionario forte. Se si considera la situazione nel suo insieme, non sorprende che la maggior parte degli investitori sia rialzista nei confronti delle azioni.
Ma sono forse troppo ottimisti? Ecco i quattro rischi principali che vedo all'orizzonte:
Prevedere i rendimenti di mercato rimane una sfida formidabile, anche con previsioni precise sugli utili, perché il sentiment degli investitori gioca un ruolo fondamentale nelle dinamiche di mercato. Questa nota si concentra sugli utili. Il nostro modello a tre fattori, basato sull’inflazione, l’occupazione e la crescita, ha raggiunto un’impressionante correlazione storica dell'85% tra le variazioni delle stime degli utili legati all'andamento macroeconomico e quelle degli utili effettivi.
Gli utili recenti si sono rivelati superiori ai dati macroeconomici grazie agli investimenti nell'intelligenza artificiale, evidenziando un'area che il nostro modello non coglie. In prospettiva, i rischi potenziali incombono mentre il mercato sembra pronto a crescere. La nostra leggera sovraponderazione nei titoli azionari riflette una visione equilibrata, che riconosce sia le opportunità che i rischi intrinseci di un mercato che sconta la perfezione.
Sébastien Page è Head of Global Multi-Asset e Chief Investment Officer. È membro dell'Asset Allocation Committee, che è responsabile delle decisioni tattiche di investimento nei portafogli di asset allocation.
1 Come già detto, per “effettivo” intendiamo la variazione degli utili a 12 mesi. Le variazioni degli utili futuri, non a caso, sono altamente correlate alle variazioni degli utili passati.
2 Analisi di T. Rowe Price utilizzando dati di FactSet Research Systems Inc. I risultati effettivi potrebbero variare.
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