Luglio 2024 / INVESTMENT INSIGHTS
Il futuro dei portafogli multi-asset: una costruzione efficace
Riteniamo che il tradizionale portafoglio “bilanciato” azionario e obbligazionario debba essere modernizzato.
Punti essenziali
- Dopo alcuni anni di forte crescita, nel 2022 e nel 2023 si sono registrati deflussi netti dalle strategie retail britanniche multi-asset, per effetto di rendimenti complessivi deludenti.
- Siamo convinti che il tradizionale portafoglio “bilanciato” di azioni e obbligazioni non si sia evoluto in modo da riflettere l’ambiente d’investimento odierno e che necessiti quindi di una modernizzazione.
- Abbiamo definito cinque raccomandazioni chiave per la costruzione di portafogli multi-asset per gli investitori britannici che riflettono il moderno panorama degli investimenti.
Secondo la Investment Association1, dopo alcuni anni di solida crescita, nel 2022 e nel 2023 gli investitori retail hanno ritirato dalle strategie multi-asset più denaro di quanto ne abbiano investito. Riteniamo che ciò rifletta l’insoddisfazione degli investitori nei confronti dei rendimenti ottenuti negli ultimi anni dalle strategie multi-asset più diffuse nel Regno Unito. Molte soluzioni di questo tipo sono orientate verso gli asset del Regno Unito, hanno fornito una diversificazione insufficiente nei periodi di turbolenza del mercato e non si sono adattate al nuovo contesto di mercato dopo che la pandemia di coronavirus ha posto fine alla “Grande Moderazione” degli anni 2010. Riteniamo che il tradizionale portafoglio “bilanciato” azionario e obbligazionario necessiti di una modernizzazione di entrambi questi elementi.
In questo articolo, presentiamo cinque raccomandazioni chiave per la costruzione di portafogli multi-asset destinati agli investitori del Regno Unito e rispondenti alle esigenze attuali:
- Migliorare la diversificazione nei mercati azionari globali.
- Investire in obbligazioni globali per accrescere la resilienza.
- Includere ”porti sicuri” per proteggersi dalle fasi di incertezza dei mercati.
- Allineare il rischio complessivo del portafoglio alle esigenze di rendimento.
- Considerare nuove tecniche per attenuare la volatilità di mercato.
Riteniamo che i portafogli costruiti in base a questi principi aumentino le probabilità di ottenere risultati positivi in vari contesti di mercato.
Investire in azioni a livello globale per incrementare la diversificazione
L'esposizione azionaria è il pilastro della strategia e rappresenta l'esposizione al rischio più ampia nella maggior parte dei portafogli multi-asset. A nostro avviso, purtroppo, molti investitori rinunciano ai vantaggi di una diversificazione legata a questa componente essenziale, concentrandosi in misura eccessiva sulle società con sede nel Regno Unito. Storicamente, gli investitori tendono a privilegiare i titoli del proprio Paese per ragioni di familiarità e facilità di implementazione. Eppure, oggi è altrettanto facile ottenere un’esposizione ai principali mercati di tutto il mondo.
Concentrare gran parte dell’allocazione azionaria del portafoglio sul Regno Unito significa limitarlo a un insieme di opportunità sempre più ridotto su scala globale. I titoli del Regno Unito rappresentano oggi meno del 3,5% dell’MSCI All Country World Index (MSCI ACWI), un benchmark azionario globale ampiamente utilizzato. Vent’anni fa, i titoli del Regno Unito rappresentavano oltre il 10% dell’MSCI ACWI. All’epoca, dal Regno Unito provenivano quattro delle 20 maggiori società dell’MSCI ACWI; oggi, la maggiore società britannica è AstraZeneca, al 38° posto.2
La concentrazione dei portafogli nel Regno Unito espone sempre più gli investitori al rischio di lasciarsi sfuggire alcuni dei principali motori del cambiamento tecnologico, che negli ultimi anni hanno contribuito in modo determinante ai rialzi dei mercati.
La Figura 1 presenta un confronto tra il mix settoriale dell’indice FTSE All-Share e quello dell’MSCI ACWI. Settori come l’informatica, i servizi di comunicazione e i beni di consumo discrezionali sono molto meno presenti nel Regno Unito rispetto al resto del mondo. Il Regno Unito non ha preso pienamente parte alla rivoluzione tecnologica degli ultimi due decenni. Al contrario, il mercato britannico è maggiormente concentrato sui pilastri della “vecchia economia” in settori come i finanziari, i beni di consumo e l’energia.
Un’esposizione concentrata alle azioni britanniche costituisce un limite potenziale
(Fig. 1) Pesi settoriali del FTSE All-Share rispetto all’MSCI ACWI

Al 30 aprile 2024.
Indici: FTSE All-Share Index, MSCI ACWI.
Fonti: FTSE/Russell e MSCI(cfr. Informativa aggiuntiva). Analisi di T. Rowe Price.
Come mostra la Figura 2, questa focalizzazione ha visto il mercato britannico in forte ritardo negli ultimi anni, in particolare dopo il referendum sulla Brexit del 2016.
Il mercato azionario britannico segna il passo rispetto agli altri mercati mondiali
(Fig. 2) Rendimenti totali azioni UK e globali

Al 30 aprile 2024. Per il periodo da gennaio 2000 ad aprile 2024.
Indici: FTSE Small Cap Index, FTSE All‑Share Index, MSCI ACWI. La differenza corrisponde a all’indice FTSE All-Share meno l'indice MSCI ACWI.
Fonti: FTSE/Russell e MSCI(cfr. Informativa aggiuntiva). Analisi di T. Rowe Price.
Investire nelle obbligazioni globali per accrescere la resilienza
Dopo il rialzo dei rendimenti dai minimi del 2021, riteniamo che il ruolo tradizionale dei titoli di Stato quali strumenti di diversificazione sia oggi più interessante di quanto non lo sia stato per molti anni. In caso di sentiment negativo dei mercati, in particolare nell’eventualità di una fuga verso la qualità per via di un improvviso shock economico o geopolitico, è probabile che il “ritorno del capitale” offerto dai Treasury statunitensi, dai bund tedeschi o dai titoli di Stato giapponesi torni a essere interessante. Più in generale, attingere al mercato globale dei titoli di Stato, coprendo sistematicamente l’esposizione valutaria all’estero, offre una diversificazione e un più ampio ventaglio di opportunità di investimento, limitando al contempo l’impatto di uno shock in un singolo mercato sul portafoglio.
Purtroppo per gli investitori britannici, la manovra fiscale dell’ottobre 2022 (denominata mini-budget) è stata l’esempio perfetto di uno shock specifico per il Paese. Per esemplificare questo punto, la Figura 3 mostra il più grande calo di valore dai massimi ai minimi nei portafogli di obbligazioni globali investment grade e di Gilt britannici di questo secolo.
Creare resilienza con un'ampia esposizione obbligazionaria globale
(Fig. 3) Drawdown dei gilt UK e delle obbligazioni globali

La performance passata non è un indicatore attendibile della performance futura.
Al 30 aprile 2024.
Indici: Bloomberg Sterling Gilt Index (Gilt), Bloomberg Global Aggregate Index con copertura in GBP (Global Aggregate).
Fonte: Bloomberg Finance L.P. Analisi di T. Rowe Price.
Il 2022 è stato un anno difficile per i principali mercati dei titoli di Stato, ma le perdite subite dagli investitori in Gilt sono state molto più consistenti. Ciò ha riflesso l’improvviso crollo della fiducia dei mercati nelle entrate e nei piani di spesa del governo dell’allora Primo Ministro Liz Truss. A fronte di livelli di debito pubblico ancora elevati e di previsioni di una crescita economica in rallentamento rispetto al trend di lungo periodo, riteniamo che una gamma più ampia di esposizioni sia più adatta a fungere da “àncora” per i portafogli multi-asset.
Includere una serie di “porti sicuri" per proteggere il portafoglio in periodi di incertezze di mercato
I rischi di mercato, in particolare nel comparto obbligazionario, sono aumentati nel periodo successivo alla pandemia di coronavirus. Alla luce della soppressione del sostegno della politica monetaria nella maggior parte delle principali economie, riteniamo che questo sia probabilmente un cambiamento strutturale. Nel decennio successivo alla crisi finanziaria globale (GFC), le banche centrali hanno inondato il sistema di liquidità, rasserenando gli investitori e riducendo la volatilità. Ora invece si concentrano sul loro ruolo tradizionale di lotta all’inflazione e di conseguenza la politica monetaria è più imprevedibile. Pertanto, l’importanza dei “porti sicuri” nei portafogli è aumentata. Ma il 2022 ci ha ricordato che i titoli di Stato di alta qualità, pur essendo utili in diversi periodi di incertezza del mercato, non costituiscono la panacea di ogni situazione.
Il 2022 ha inoltre imposto di riconsiderare il significato di diversificazione e gestione del rischio in un ambiente più incerto, perché, in parole povere, gli investitori non avevano praticamente alcun posto dove rifugiarsi. Come mostra la Figura 4, i benefici di alcuni rifugi storici, come i titoli di Stato di alta qualità e l’oro, sono stati minimi, a differenza di quanto avvenuto durante i primi periodi della pandemia di coronavirus.
Ripensare la diversificazione in tempi di incertezza
(Fig. 4) Rendimenti totali di alcuni asset, per i periodi 1° trimestre 2020 e anno solare 2022

I rendimenti passati non sono indicativi di rendimenti futuri. A scopo esclusivamente illustrativo.
Al 30 aprile 2024. Per i periodi del primo trimestre 2020 e dell’anno solare 2022. In base ai rendimenti totali, al lordo delle commissioni. I calcoli sono in GBP, ad eccezione dell'oro e del Bitcoin in USD e delle obbligazioni governative globali, che sono indicate con copertura in GBP.
Fonti: Bloomberg Finance L.P., FTSE ( cfr. Informativa aggiuntiva), HFRI e Deutsche Bank. Analisi di T. Rowe Price.
Siamo dell’avviso che sia auspicabile cercare di “diversificare i diversificatori”. Le allocazioni alle valute rifugio, come il dollaro USA, il franco svizzero e lo yen giapponese, possono contribuire alla diversificazione del portafoglio in periodi di stress. Tale esposizione può essere ottenuta, ad esempio, attraverso la personalizzazione del programma di copertura valutaria all’interno dei mandati obbligazionari globali e la minimizzazione dell’home bias britannico all’interno dei titoli azionari, con una maggiore allocazione a mercati come gli Stati Uniti e al dollaro USA.
Inoltre, le turbolenze di mercato creano opportunità per i gestori attivi più abili, in quanto i prezzi si allontanano dai valori intrinseci. In particolare, le strategie più conservative che si concentrano su un’esposizione realmente non correlata ai mercati liquidi tradizionali, o che cercano addirittura di offrire flussi di rendimento diversificati da questi, possono dimostrarsi valide in questi contesti.
Ricorrendo a un mix di titoli obbligazionari di alta qualità, valute selezionate “risk-off”, comprovate strategie difensive gestite attivamente e asset non correlati, si avranno maggiori probabilità di contribuire a mitigare i ribassi e a proteggere gli investitori da quello che potrebbe essere un percorso sempre più volatile.
Allineare i rischi del portafoglio alle esigenze di rendimento degli investitori
Un effetto più positivo dell’incremento dei rendimenti obbligazionari negli ultimi tre anni è stato il conseguente aumento dei rendimenti attesi per i portafogli multi-asset. È improbabile che i tassi di interesse tornino ai livelli degli anni 2010, con conseguente aumento dei rendimenti della liquidità e dei rendimenti dei titoli di Stato di alta qualità. Per questo motivo, gli investitori che desiderano generare un determinato livello di rendimento nominale nel lungo periodo potrebbero ora dover allocare una quota minore agli asset rischiosi.
Come si può osservare nella Figura 5, considerando un portafoglio investito in un mix 50:50 di azioni globali e obbligazioni globali, il rendimento atteso per i prossimi cinque anni è passato da meno del 3% di tre anni fa a quasi il 6% nel 2024. Allo stesso tempo, la volatilità attesa da questo portafoglio è rimasta pressoché invariata. Alcuni investitori in questo portafoglio possono ora adottare un mix meno rischioso e avere comunque un’alta probabilità di raggiungere un determinato obiettivo di rendimento nominale.
Allineare i requisiti di rischio e rendimento degli investitori
(Fig. 5) Ipotesi del mercato dei capitali di T. Rowe Price, rendimenti e volatilità attesi a cinque anni, all'inizio del 2021 e all'inizio del 2024.

I rendimenti passati non sono indicativi di rendimenti futuri. A scopo esclusivamente illustrativo.
Al 30 aprile 2024. I dati sono calcolati in GBP. In base ai rendimenti totali, al lordo delle commissioni. In base alle ipotesi dei mercati dei capitali a 5 anni di T. Rowe Price, rispettivamente a gennaio 2021 e gennaio 2024. I portafogli hanno utilizzato un mix di azioni globali e obbligazioni globali aggregate con copertura in GBP. Per ulteriori informazioni sulla metodologia delle ipotesi dei mercati dei capitali, visitare il sito troweprice.com/cma‑methodology.
Fonte: T. Rowe Price.
Considerare nuove tecniche per attenuare la volatilità del mercato
Per gli investitori di lungo periodo, gli investimenti in azioni rappresentano una delle soluzioni migliori per generare rendimenti interessanti. Tuttavia, per raggiungere il lungo periodo, gli investitori devono sopravvivere al breve periodo. In tempi di incertezza, l’elevata volatilità azionaria tende a rendere il percorso degli investitori molto più accidentato, spingendo la volatilità dei portafogli ben al di fuori dai range previsti e spesso anche dalla zona di comfort. Questi aumenti del rischio vissuto creano particolare preoccupazione, soprattutto nelle fasi di tensione sui mercati. Per rendere più agevole il percorso, gli investitori dovrebbero prendere in considerazione tecniche che consentano loro di conservare l’esposizione alle azioni mantenendo le variazioni del valore del portafoglio più in linea con le loro aspettative.
Le tecniche di gestione della volatilità suscitano un crescente interesse in un momento in cui gli investitori vedono persistere gli elevati livelli di incertezza economica e geopolitica e comprendono che l’adozione di tali tecniche implica la rinuncia a una parte del rendimento del portafoglio in cambio di un’esperienza meno volatile nei periodi di turbolenza. La Figura 6 illustra come un programma di volatilità gestita (MVol) possa regolare la volatilità del portafoglio, in particolare durante eventi di mercato straordinari, come la GFC nel 2008 e lo scoppio della pandemia di coronavirus nel 2020. Tali programmi possono essere implementati utilizzando derivati liquidi negoziati in borsa in modo economico e trasparente.
Attenuare la volatilità del mercato
(Fig. 6) Offrire un'esperienza meno volatile in tempi di turbolenze

I rendimenti passati non sono indicativi di rendimenti futuri. A scopo esclusivamente illustrativo.
Al 30 aprile 2024. Per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2001 e il 30 aprile 2024. I dati si riferiscono alla simulazione della performance passata. MVol = volatilità gestita. La volatilità annualizzata a 30 giorni si basa sui rendimenti totali giornalieri dell’indice misurati in GBP. Le linee tratteggiate orizzontali rappresentano la volatilità massima e minima del portafoglio con volatilità gestita. Portafoglio: 60% ACWI + 40% Global Aggregate, con copertura in GBP.
Fonte: T. Rowe Price.
In che modo gli investitori dovrebbero ripensare i loro portafogli?
In questo articolo abbiamo definito una serie di considerazioni chiave per la costruzione di portafogli multi-asset efficaci per gli investitori del Regno Unito. Siamo convinti che tali portafogli debbano porre l’accento sulla diversificazione, sfruttando le opportunità di incremento del rendimento e di riduzione del rischio offerte da un approccio globale tanto per le azioni quanto per le obbligazioni. I portafogli dovrebbero includere una varietà di asset rifugio con l’obiettivo di incrementare la resilienza in periodi di turbolenza dei mercati. In particolare, la crescita dei rendimenti dei mercati obbligazionari potrebbe richiedere una revisione delle allocazioni di portafoglio esistenti. Infine, in previsione di un percorso caratterizzato dall’incertezza e dalla possibilità di shock geopolitici ed economici, vale la pena di valutare se strumenti come la gestione della volatilità possano svolgere un ruolo più ampio.
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