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Settembre 2021 / INVESTMENT INSIGHTS

Interventi normativi in Cina: sacrifici nell'immediato, benefici nel lungo termine

La mano ferma di Pechino fa ben sperare per la salute delle imprese cinesi

Punti chiave

  • Gli obiettivi della politica cinese ora si sono estesi oltre la riduzione dell'indebitamento finanziario, fino a includere la sicurezza nazionale e misure di equità sociale
  • Il nuovo impianto di leggi e regolamentazioni riflette il programma di governo ed è visto come qualcosa che stimola il potenziale di crescita sostenibile e, di conseguenza, promuove cash flow più stabili per le imprese.
  • Gli interventi sul piano normativo sono stati la forza trainante della differenziazione degli spread del credito. La ricerca fondamentale e la selezione dei titoli possono aiutare chi investe nel credito asiatico ad affrontare la turbolenza.

    Gli interventi a livello normativo in Cina, dettati dagli obiettivi di Pechino sul fronte finanziario, sociale e della sicurezza, hanno creato volatilità nel mercato del credito durante l'ultimo anno. I temi chiave, come lo slogan sulle case come spazi in cui vivere, anziché investimenti su cui speculare, la riduzione dei costi di istruzione gravanti sulle famiglie e le esigenze di maggiore protezione dei dati per le aziende tecnologiche, hanno assunto un ruolo importante nel processo di investimento.

    L'annuncio di un nuovo piano quinquennale indica chiaramente che la supervisione normativa sarà ancora rigorosa nel medio termine. Ma nonostante l'incertezza sull'effettiva messa in atto, le prospettive dell'asset class più in generale non ne sono penalizzate. Nel contesto descritto, ci saranno ancora periodi di volatilità che potrebbero presentare opportunità di acquisto interessanti. L'ondata di vendite attuale scattata sugli attivi cinesi dopo l'adozione di regole più stringenti potrebbe rivelarsi un classico caso di “bambino gettato via con l'acqua sporca”. I movimenti di prezzo irrazionali che si sono verificati a nostro avviso potrebbero presentare un'occasione per gli investitori accorti che seguono una valida strategia di selezione dei titoli.

    ...la vigilanza sulle regolamentazioni resterà un tema di primo piano fino al 2025 e quindi dovrà essere in cima ai pensieri degli investitori in un orizzonte di medio periodo.

    I prezzi delle obbligazioni societarie cinesi in dollari hanno subito forti pressioni dopo che Pechino ha avviato la sua campagna di riforme. Queste variazioni, che sono iniziate in risposta alle norme sulla leva nel settore immobiliare nel 2020, successivamente sono proseguite in scia al giro di vite normativo che ha colpito le grandi aziende tecnologiche e adesso sono emerse anche nel settore dell'istruzione. Le nuove regole del governo in quest'area hanno inferto un duro colpo alle prospettive di redditività delle società quotate attive nel segmento dell'istruzione privata. Rispecchiando i danni subiti dal mercato del credito, l'indice J.P. Morgan Asia Credit (JACI) ha ceduto lo 0,42% a luglio e al 10 di agosto registrava un -0,29% da inizio anno. Per contro, l'indice JACI Diversified ha guadagnato lo 0,02% a luglio e al 10 agosto era in territorio positivo (+0,44%) per il periodo da inizio anno. Questo benchmark, rispetto al quale viene misurata la performance della strategia T. Rowe Price Asia Credit Bond, ha battuto l'indice JACI grazie all'esposizione più equilibrata nei confronti della Cina.

    Il credito cinese resta scontato rispetto al resto dell'Asia

    (Fig. 1) Gli spread si sono ampliati nell'ultimo anno

    Il credito cinese resta scontato rispetto al resto dell'Asia

    La performance passata non è un indicatore affidabile di risultati futuri.
    Al 19 agosto 2021.
    Fonte: J.P. Morgan Chase & Co. (si rimanda all'Informativa aggiuntiva).

    Le priorità sociali accorciano il guinzaglio normativo

    Queste misure sono dettate dal programma sociale del governo a livello di edilizia abitativa, istruzione e monopoli tecnologici, in un momento in cui la Cina ambisce a contrastare l'impatto negativo generato dal capitalismo competitivo, ma anche a mettere un freno alla spesa sostenuta dalle famiglie per crescere i figli. Il profilo demografico della Cina ha intensificato il timore che il paese invecchi prima di diventare ricco, spingendo le autorità ad adottare misure più concrete.

    In vista del Congresso del partito l'anno prossimo, la stretta normativa di Pechino, a nostro avviso, mira anche ad affrontare il problema della disparità di reddito: eliminando le prassi anticoncorrenziali e abbassando le barriere all'entrata, quel divario potrebbe essere in parte colmato. Il documento pubblicato di recente dalle massime autorità cinesi chiarisce che la vigilanza sulle regole resterà un tema di primo piano fino al 2025 e quindi dovrà essere in cima ai pensieri degli investitori in un orizzonte di medio periodo.

    L'economia in fase più matura richiede un cambio di approccio

    Pechino sta rivedendo anche la struttura delle entità a interesse variabile (VIE) che si quotano all'estero, cui le aziende cinesi attive nei settori della tecnologia e della didattica fanno ampio ricorso per aggirare le restrizioni sulla proprietà straniera diretta quando si tratta di raccogliere capitali esteri. Le aziende cinesi che desiderano quotarsi fuori dal paese avranno bisogno dell'autorizzazione del ministero competente, mentre in passato non era necessario nessun via libera formale. Questo cambiamento è indicativo dello scarso gradimento per le quotazioni all'estero, soprattutto tramite la struttura VIE che non è strettamente riconosciuta dal punto di vista legale, ma è stata tollerata per molti anni.

    Da parte nostra, non siamo sorpresi dalle misure in sé, che attingono a un copione ben noto. La scelta di regolamentare le grandi società piattaforma attive su internet, che sono cresciute fino a raggiungere posizioni quasi monopolistiche o hanno accesso a grandi quantità di dati sugli utenti, segue uno schema storico. In passato, abbiamo visto aziende lanciare nuove tecnologie ed essere lasciate libere di crescere per anni e anni, ma ora che la tecnologia diventa più matura e gli utenti che vi fanno affidamento sono sempre più numerosi, entra in campo la regolamentazione.

    Dal nostro punto di vista, attraverso l'adozione di queste norme per i settori di internet e dell'e-commerce, Pechino sta limitando la capacità delle aziende di sfruttare le informazioni che hanno acquisito per i propri scopi. Un altro obiettivo è scongiurare il rischio di perdite di dati all'estero che potrebbero compromettere la sicurezza nazionale. La mossa contro le strutture VIE sembra mirata a rafforzare il controllo sulle aziende tecnologiche e di servizi didattici della Cina incoraggiando lo scioglimento di alcuni di questi veicoli.

    Gli effetti secondari di questo scossone continuano a farsi sentire, mentre gli investitori studiano le implicazioni delle misure recenti, ma siamo convinti che le pressioni normative siano sempre esistite e di per sé non sono niente di nuovo. Vediamo che i regolatori stanno prendendo misure amministrative volte a promuovere la stabilità sociale e l'autorità del governo, e la maggiore supervisione sul piano normativo potrebbe frenare in una certa misura i comportamenti orientati all'assunzione di rischio. Pensiamo anche che, andando avanti, il governo farà attenzione alla stabilità del mercato finanziario, dopo la brusca correzione di luglio.

    Un copione noto — Due passi avanti e uno indietro

    Se è vero che le ultime modifiche normative hanno avuto un effetto negativo sulla fiducia delle imprese, è importante ricordare che abbiamo già assistito a cicli di implementazione delle politiche in cui dopo le reazioni negative iniziali e l'impatto sulla fiducia, sono stati compiuti sforzi per stabilizzare il clima - appunto, due passi avanti e uno indietro.

    Questo approccio ciclico si è manifestato per esempio nel periodo 2015–2016, quando è stato consentito per la prima volta il default delle imprese private, e poi di nuovo nel 2018, quando diversi conglomerati altamente indebitati sono stati rilevati poiché le compagnie private che avevano impegnato le loro quote come collaterale sono state costrette a vendere a società partecipate dallo Stato, nel momento in cui il mercato in calo ha fatto scattare i margini di garanzia.

    È già accaduto in passato che le autorità cinesi esercitassero pressioni sulle aziende tecnologiche attraverso la regolamentazione, solo con obiettivi più limitati. In tutti questi casi, dopo il rigore iniziale durato diversi mesi, le autorità hanno in parte allentato la presa e messo in campo stimoli macro per stabilizzare il sentiment.

    Nelle ultime settimane, sono stati compiuti passi volti a rassicurare gli investitori e gli altri soggetti attivi sul mercato. La China Securities Regulatory Commission ha incontrato le banche estere che operano in Cina per esortarle a non "sovrainterpretare" le azioni recenti come indicative di un disaccoppiamento fra i mercati finanziari di Stati Uniti e Cina e, da parte sua, la Banca Popolare Cinese ha iniettato altra liquidità nel sistema finanziario per contribuire a tranquillizzare i mercati.

    La selezione nel credito è il diversificatore cruciale

    La nostra esposizione al settore dell’educazionecinese era limitata durante il mese di luglio 2021 e il titolo inserito in portafoglio a nostro avviso ha una posizione di liquidità solida, con entrate che dovrebbero risentire solo marginalmente delle nuove regole.¹ Nel comparto immobiliare, abbiamo sempre puntato su aziende di alta qualità, mantenendo una posizione neutrale in termini di rischio, e nei prossimi trimestri l'ambiente depresso potrebbe creare sacche di valore di cui approfittare su base selettiva.

    La stretta sul settore internet non ha alterato il nostro giudizio sui titoli societari selezionati, che vantano bilanci robusti e salde posizioni di liquidità netta. Siamo convinti che i cambiamenti normativi difficilmente intaccheranno i loro profili di credito nel breve-medio termine, mentre il divario di valutazione rispetto alle concorrenti dei mercati sviluppati si è manifestato soprattutto in ambito azionario, con ricadute molto limitate nel credito.

    Le reazioni rapide di alcune aziende tecnologiche hanno dimostrato la loro disponibilità a ridimensionare i piani di crescita aggressivi e adottare un modello finanziario più disciplinato. Questo può ridurre la redditività in un contesto di concorrenza probabilmente più accesa, ma suggerisce anche una traiettoria di sviluppo più sostenibile e potenzialmente una maggiore stabilità dei cash flow, condizioni a nostro avviso positive per investire nei mercati del credito. La riforma normativa ha anche incentivato le aziende tecnologiche a ripensare le strategie di creazione di valore per tutti i portatori di interessi, e non soltanto per gli azionisti, il che dovrebbe migliorare nel tempo le loro credenziali ESG (ambientali, sociali e di governance).

    Componente cinese dell'indice J.P. Morgan Asia Credit Diversified

    (Fig. 2) Le società a controllo statale e quelle immobiliari sono le più ponderate

    Componente cinese dell'indice J.P. Morgan Asia Credit Diversified

    Al 31 luglio 2021.
    Fonte: J.P. Morgan Chase & Co. (si rimanda all'Informativa aggiuntiva).

     

    Passando al settore immobiliare, riteniamo che l'attuazione della politica delle "tre linee rosse" di Pechino, mirata a limitare la leva degli sviluppatori immobiliari, alla fine porterà a un contesto più sano, con imprese dotate di bilanci maggiormente sostenibili nel medio termine. Lungo il percorso potrebbe verificarsi qualche incidente e alcuni attori potrebbero diventare inadempienti, provocando un contagio e una certa volatilità, ma non ci aspettiamo che gli emittenti cinesi fondamentalmente sani debbano affrontare tensioni prolungate sul piano del credito e anzi, probabilmente si ritroveranno con bilanci più sani nel medio termine.

    [Questa] politica... alla fine porterà a un contesto più sano, con imprese dotate di bilanci maggiormente sostenibili nel medio periodo.

    Anche gli investitori hanno preso atto degli effetti favorevoli delle nuove normative nel segmento più forte del mercato del credito. Per esempio, gli spread dei colossi tecnologici cinesi Alibaba e Tencent continuano a contrarsi rispetto all'indice, il che riflette il loro immenso potere di influenza sul mercato. Detenere in portafoglio titoli societari cinesi di altissima qualità è rassicurante per gli investitori. Abbiamo applicato il nostro modello esclusivo anche per valutare i rischi normativi a carico dei singoli titoli e investire cautamente in quelli che, a nostro avviso, presentano il migliore potenziale di rendimento corretto per il rischio normativo.

    Riteniamo comunque che l'ambiente attuale di rigore regolamentare possa far emergere buone opportunità di investimento nel mercato del credito cinese e manteniamo una quota di cash che ci consenta di approfittare di queste situazioni se e quando dovessero presentarsi.

    Negli ultimi vent'anni il governo cinese ha offerto sostegno alle attività internet e immobiliari, sia in termini di normative favorevoli che con la costruzione di infrastrutture, sapendo che lo sviluppo di questi due settori chiave avrebbe promosso la prosperità economica. L'enfasi ora si è spostata sul raggiungimento di obiettivi più improntati all'equità, come la stabilità sociale e il rafforzamento dell'autorità di governo.

    A smuovere i mercati potrebbero arrivare altre politiche mirate a spingere ulteriormente verso le finalità sociali, tra cui la riaffermazione degli immobili abitativi come spazi in cui vivere e non come investimenti su cui speculare, il taglio della spesa per istruzione a carico delle famiglie, o l'estrazione di un livello superiore di valore dalle grandi aziende tecnologiche e una maggiore ripartizione dei profitti con fornitori PMI e dipendenti. Siamo attenti al modo in cui le società in portafoglio sono posizionate in un contesto così dinamico.

    L'esercizio di un'autorità più decisa da parte del governo e il miglioramento della stabilità sociale domineranno la scena nel medio periodo, ma siamo convinti che l'obiettivo a lungo termine di promuovere la prosperità economica sia ancora intatto.

    Composite Standard Annualized Asia Credit Bond Composite

    Asia Credit Bond Composite
    Al 31 agosto 2021
    Le cifre sono calcolate in dollari USA

    Composite Standard Annualized Asia Credit Bond Composite

    La performance passata non è un indicatore affidabile di risultati futuri.

    Fonte: J. P. Morgan Chase & Co. (si rimanda all'Informativa aggiuntiva).

    La performance lorda viene presentata al lordo delle commissioni di gestione e di tutte le altre commissioni, laddove applicabili, ma al netto delle spese di negoziazione. La performance al netto delle commissioni riflette la deduzione della massima commissione di gestione applicabile che sarebbe addebitata in base al piano di commissioni incluso in questo materiale, senza considerare gli sconti breakpoint. La performance lorda e quella netta riflettono il reinvestimento dei dividendi e sono al netto delle ritenute alla fonte non recuperabili su dividendi, interessi attivi e plusvalenze.

    Fonte per J.P. Morgan Chase: le informazioni sono state ottenute da fonti ritenute affidabili, tuttavia J.P. Morgan non ne garantisce la completezza né l'accuratezza. L'indice è usato con licenza. L'indice non può essere copiato, usato o distribuito senza la previa autorizzazione scritta di J.P. Morgan. Copyright © 2021, J.P. Morgan Chase & Co. Tutti i diritti riservati.

    *La performance al netto delle commissioni riflette la deduzione della massima commissione di gestione applicabile che sarebbe addebitata in base al piano di commissioni pertinente per questo mandato, senza considerare gli sconti breakpoint. La performance passata non è un indicatore affidabile di risultati futuri.

     

    Rischi – Segue un elenco dei rischi che rivestono importanza significativa per il portafoglio.

    Rischio di mercato obbligazionario interbancario cinese: la volatilità di mercato e la possibile mancanza di liquidità dovuta al basso volume di scambi su certi titoli di debito sul Mercato obbligazionario interbancario cinese possono determinare oscillazioni significative dei prezzi di alcuni strumenti negoziati su questa piazza.
    Rischio obbligazioni CoCo (contingent convertible): le obbligazioni CoCo (contingent convertible) hanno caratteristiche simili a quelle delle obbligazioni convertibili, con la sostanziale differenza che la relativa conversione è subordinata a condizioni prestabilite legate a eventi trigger solitamente riferiti al coefficiente patrimoniale, che possono variare da un'emissione all'altra.
    Rischio paese (Cina): tutti gli investimenti in Cina sono soggetti a rischi simili a quelli degli investimenti in altri paesi emergenti. Tuttavia, gli investimenti acquistati o detenuti nell'ambito di una licenza QFII o del programma Stock Connect potrebbero essere esposti a rischi aggiuntivi.
    Rischio di credito: un'obbligazione o uno strumento del mercato monetario può perdere valore se la salute finanziaria dell'emittente si deteriora.
    Rischio valutario: le variazioni dei tassi di cambio possono ridurre i guadagni o accentuare le perdite di un investimento.
    Rischio di default: gli emittenti di determinate obbligazioni potrebbero non essere in grado di effettuare i pagamenti su tale debito.
    Rischio paesi emergenti: i paesi emergenti sono meno stabili di quelli sviluppati e comportano pertanto rischi maggiori.
    Rischio mercati di frontiera: i paesi di dimensioni minori che sono in una fase meno avanzata di sviluppo economico e politico rispetto ai mercati emergenti più maturi di solito presentano un grado di investibilità e liquidità limitato.
    Rischio obbligazioni high yield: un titolo obbligazionario o di debito con un merito di credito inferiore a BBB- assegnato da Standard & Poor's o equivalente, detto anche "inferiore a investment grade", in genere è associato a rendimenti più alti, ma anche a rischi maggiori.
    Rischio tassi di interesse: quando i tassi di interesse aumentano, in genere il valore delle obbligazioni diminuisce. Questo rischio solitamente è tanto maggiore quanto più lontana è la scadenza dell'investimento obbligazionario e quanto più alto è il merito di credito.
    Rischio di concentrazione per emittente: quando un portafoglio investe un'ampia porzione del patrimonio in titoli di un numero relativamente ristretto di emittenti, la performance sarà influenzata in misura maggiore dagli eventi che coinvolgono quelle società.
    Rischio di liquidità: qualsiasi titolo può diventare difficile da valutare o da vendere nel momento e al prezzo desiderato.
    Rischio di concentrazione settoriale: la performance di un portafoglio che investe un'ampia porzione del patrimonio in un settore economico particolare (o nel caso dei portafogli obbligazionari, in uno specifico segmento del mercato) sarà influenzata in misura maggiore dagli eventi che coinvolgono quel settore o quel segmento del mercato obbligazionario.

    Rischi generici

    Rischio di capitale: il valore degli investimenti varia e non è garantito. È soggetto alle variazioni del tasso di cambio tra la valuta di base del portafoglio e la valuta di sottoscrizione, qualora diversa.
    Rischio ESG e di sostenibilità: può determinare un impatto negativo rilevante sul valore di un investimento e la performance del portafoglio.
    Rischio di controparte: può capitare che un'entità con cui il portafoglio interagisce non adempia gli obblighi che ha assunto nei suoi confronti.
    Rischio di concentrazione geografica: quando un portafoglio investe un'ampia porzione del patrimonio in una regione geografica specifica, la performance sarà influenzata in misura maggiore dagli eventi che coinvolgono tale area.
    Rischio di copertura: il tentativo di un portafoglio di ridurre o eliminare alcuni rischi attraverso tecniche di copertura potrebbe non dare gli esiti auspicati.
    Rischio portafogli di investimento: l'investimento in portafogli comporta determinati rischi evitabili investendo direttamente nei mercati.
    Rischio di gestione: in alcune circostanze, può accadere che gli obblighi del gestore o dei suoi delegati nei confronti di un portafoglio siano in conflitto con gli obblighi degli stessi soggetti nei confronti di altri portafogli di investimento affidati alla loro gestione (anche se in questi casi, tutti i portafogli saranno gestiti in modo imparziale).
    Rischio operativo: eventuali errori operativi possono comportare l'interruzione delle operazioni del portafoglio o generare perdite finanziarie.

    RAPPORTO COMPOSITO GIPS®

    Asia Credit Bond Composite
    Periodo chiuso il 31 dicembre 2020
    Cifre riportate in dollari USA

    RAPPORTO COMPOSITO GIPS®

    1 Riflette la deduzione delle commissioni di gestione applicabili più elevate, senza considerare gli sconti breakpoint. Il rendimento dell'investimento e il valore del capitale investito sono soggetti a variazione. La performance passata non è un indicatore affidabile di risultati futuri. La performance composita mensile è disponibile su richiesta. Si rimanda al prosieguo per maggiori informazioni sui calcoli degli importi al netto delle commissioni.
    2 Dal 30 aprile 2018 al 31 dicembre 2018.
    3 La deviazione standard ex-post annualizzata su tre anni non è riportata in quanto 36 risultati mensili non sono disponibili.
    4 Dato preliminare soggetto a modifica.

    T. Rowe Price (TRP) si dichiara conforme ai Global Investment Performance Standards (GIPS®) e ha redatto e presentato questo rapporto attenendosi agli standard GIPS. La società è stata sottoposta a revisione indipendente da parte di KPMG LLP per il periodo di 24 anni conclusosi il 30 giugno 2020. La relazione sulla revisione è disponibile su richiesta. Una società che si dichiara conforme agli standard GIPS deve predisporre politiche e procedure che le consentano di soddisfare tutti i requisiti previsti da tali standard. La revisione serve ad accertare se le politiche e le procedure dell'azienda relative alla gestione del composito e del fondo in pool, nonché al calcolo, alla presentazione e all'attribuzione della performance, siano state concepite nel rispetto degli standard GIPS e implementate a ogni livello della società. La revisione non garantisce l'accuratezza della presentazione di alcun composito specifico. T. Rowe Price (TRP) è una società di gestione degli investimenti statunitense che si avvale di vari consulenti di investimenti registrati presso la Securities and Exchange Commission statunitense, la UK Financial Conduct Authority e altri enti regolatori in vari paesi e si propone come tale ai potenziali clienti per le finalità degli standard GIPS. TRP si definisce inoltre in base agli standard GIPS come gestore discrezionale di investimenti che fornisce i propri servizi principalmente a clienti istituzionali con riferimento a vari mandati, tra cui strategie statunitensi, internazionali e globali; sono esclusi i servizi del gruppo Private Asset Management. Per l'inclusione nei compositi, i portafogli azionari devono avere un livello minimo di asset pari a 5 milioni di dollari USA; prima del gennaio 2002 tale limite era fissato a 1 milione di dollari USA. Il livello minimo di patrimonio per i portafogli a reddito fisso e asset allocation per essere inclusi nel composito è di 10 milioni di dollari USA; prima dell'ottobre 2004 il minimo era di 5 milioni di dollari USA e prima di gennaio 2002 tale limite era fissato a 1 milione di dollari USA. Le valutazioni e le performance sono calcolate e riportate in dollari USA.

    La performance lorda viene presentata al lordo delle commissioni di gestione e di tutte le altre commissioni, laddove applicabili, ma al netto delle spese di negoziazione. La performance al netto delle commissioni riflette la deduzione della massima commissione di gestione applicabile che sarebbe addebitata in base al piano di commissioni incluso in questo materiale, senza considerare gli sconti breakpoint. La performance lorda e quella netta riflettono il reinvestimento dei dividendi e sono al netto delle ritenute alla fonte non recuperabili su dividendi, interessi attivi e plusvalenze. A partire dal 30 giugno 2013 la valutazione del portafoglio e le masse in gestione vengono calcolate in base al prezzo di chiusura del titolo nel mercato di riferimento. È possibile che in precedenza i portafogli detentori di titoli internazionali siano stati adeguati per tenere conto di eventi verificatisi nel dopo mercato. I criteri adottati per la valutazione dei portafogli, il calcolo della performance e la redazione di presentazioni conformi sono disponibili su richiesta. La dispersione viene misurata dalla deviazione standard nei rendimenti dei portafogli ponderati sul patrimonio rappresentati all'interno di un composito per l'intero anno. La dispersione non viene calcolata per i compositi con un numero di portafogli pari o inferiore a cinque.

    Alcuni portafogli possono negoziare future, opzioni e altri derivati potenzialmente ad alto rischio, che di norma rappresentano meno del 10% di un portafoglio.

    I benchmark sono tratti da fonti pubblicate e potrebbero differire dal composito in termini di metodologie di calcolo, orari di pricing e fonti dei tassi di cambio.

    I criteri stabiliti per il composito prevedono l'eliminazione temporanea di qualsiasi portafoglio che registri un massiccio afflusso o deflusso di capitale avviato da un cliente, di entità pari o superiore al 15% del patrimonio. Tale eliminazione viene effettuata all'inizio del periodo di misurazione in cui si verifica il flusso di cassa rilevante e il portafoglio viene reinserito nel composito l'ultimo giorno del mese corrente successivo. Maggiori informazioni sulla gestione dei flussi di cassa di entità rilevante sono disponibili su richiesta.

    È possibile ottenere dietro richiesta l'elenco delle descrizioni del composito della società, un elenco delle descrizioni dei fondi in pool a distribuzione limitata e un elenco dei fondi in pool ad ampia distribuzione. GIPS® è un marchio registrato di CFA Institute. CFA Institute non appoggia né promuove questa entità e non garantisce l'accuratezza o la qualità del contenuto qui riportato

    SCHEMA COMMISSIONALE

    Asia Credit Bond Composite 
    Al 30 giugno 2021

    SCHEMA COMMISSIONALE

    L'Asia Credit Bond Composite è costituito da portafogli mirati a generare un reddito corrente e un apprezzamento del capitale, principalmente investendo in un vasto universo di titoli di debito a reddito fisso emessi da soggetti sovrani e quasi-sovrani asiatici, nonché da società che hanno sede o svolgono la parte preponderante della loro attività in paesi asiatici (escluso il Giappone). Sebbene le obbligazioni siano in prevalenza denominate in dollari statunitensi, il composito può investire in titoli denominati in valuta locale. (Creato ad aprile 2018; lanciato il 30 aprile 2018)

    1 Si applica un credito transitorio allo schema commissionale quando gli asset si avvicinano al breakpoint o lo superano al ribasso.

     

     

    Informazioni importanti

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    Deflazione controllata della bolla del debito immobiliare cinese
    202109-1831869
    FONDO CORRELATO
    SICAV
    Classe I
    ISIN LU1697875810
    Portafoglio diversificato, gestito attivamente, composto da titoli obbligazionari denominati in dollari Usa emessi da società che sono domiciliate nei Paesi asiatici (Giappone escluso) o che svolgono in tale regione gran parte della loro attività economica. Le considerazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) sono integrate nel processo d'investimento, come parte delle decisioni di investimento. Il fondo rientra nell'ambito dell'Articolo 8 del Regolamento sulla trasparenza della finanza sostenibile (SFDR). Visualizza Altro...