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Marzo 2023 / INVESTMENT INSIGHTS

Credit Suisse e i bond AT1: una breve panoramica

I dettagli dell'operazione Ubs-Credit Suisse e l'impatto dell'azzeramento del debito AT1 sul mercato.

Il 19 marzo, il colosso bancario svizzero Ubs ha accettato di rilevare il rivale di sempre Credit Suisse per circa 3,25 miliardi di dollari. Un'operazione, mediata dal governo svizzero, che mette fine a 166 anni di storia di una delle principali banche a livello mondiale.

I riflettori su Credit Suisse si sono accesi subito dopo il crollo di Silicon Valley Bank, in California, e di Signature Bank, a New York. Nella sua relazione annuale, pubblicata in seguito all'annuncio della chiusura di Silicon Valley Bank da parte delle autorità di regolamentazione, l'istituto svizzero ha dichiarato di aver riscontrato una "debolezza materiale" nei processi di rendicontazione finanziaria. La relazione doveva essere pubblicata qualche giorno prima, ma è stata ritardata in seguito a una telefonata con la Securities and Exchange Commission. Il giorno successivo alla pubblicazione del rapporto, la Saudi National Bank (SNB), primo azionista del Credit Suisse, ha fatto sapere che non avrebbe fornito ulteriore liquidità alla banca.

Tutti questi elementi hanno portato a un'impennata dei credit  default swap di Credit Suisse, diffondendo il panico sui mercati, favorendo un'accelerazione  dei deflussi di depositi e provocando una crisi di liquidità. Il prestito da 54 miliardi di dollari da parte della banca centrale svizzera non è bastato a rasserenare gli animi e così le autorità svizzere hanno spinto Ubs verso l'acquisizione dell'istituto concorrente.

Quali sono i dettagli dell'operazione Ubs-Credit Suisse?

Con un'operazione da 3 miliardi di franchi svizzeri, Ubs acquisirà Credit Suisse con uno sconto di circa il 60% rispetto al valore in chiusura dei mercati di venerdì 17 marzo, pagando 0,82 dollari per azioni contro una quotazione in Borsa di 2,01 dollari.

Per sostenere l'acquisizione, la Banca nazionale svizzera si è impegnata a concedere un prestito fino a 100 miliardi di franchi svizzeri (108 miliardi di dollari). E un ulteriore sostegno a Ubs è arrivato anche dall'autorità di regolamentazione svizzera Finma, che ha azzerato il valore dei bond AT1 (Additional Tier 1) di Credit Suisse. Una decisione accolta con sorpresa dagli obbligazionisti e che ha portato a pensati cali dei bond subordinati di altri istituti di credito. Cosa sono gli AT1 bond e perché sono importanti?

Le obbligazioni AT1 sono una sorta di "contingent convertible bond" (CoCo bond), che possono essere convertite in azioni dall'emittente al verificarsi di determinati eventi. Sono strumenti nati in scia alla crisi finanziaria globale del 2008 con l'obiettivo di trasferire il rischio bancario in capo agli obbligazionisti, così da limitare la possibilità che un istituto di credito venga salvato con i soldi dei contribuenti. I bond AT1 sono più rischiosi di altre obbligazioni perché possono essere convertiti in azioni o svalutati completamente se un emittente dovesse trovarsi in difficoltà.

La scelta della Finma di azzerare il debito AT1 di Credit Suisse si è tradotta nella più grande perdita mai inflitta agli investitori di bond AT1. Una mossa che è stata considerata controversa in quanto ha "premiato" gli azionisti a discapito degli obbligazionisti. Normalmente, nella struttura del capitale i detentori di bond si trovano al di sopra degli azionisti, ma le obbligazioni AT1 di credit Suisse sono state una sorta di eccezione. Ci sono pochissimi precedenti in cui le obbligazioni AT1 sono state svalutate completamente. Il caso più significativo risale al 2017, quando il debito AT1 del Banco Popular spagnolo è stato azzerato. In quel caso, però, è stato cancellato anche il patrimonio netto.

Qual è stato l'impatto dell'azzeramento del debito AT1 di Credit Suisse sul mercato degli AT1 bond?

In seguito alla notizia dell'azzeramento dei bond AT1, i CoCo Etf di altre banche hanno subìto pesanti ribassi, a causa del panico che si è diffuso sui mercati. Tuttavia, sembra altamente improbabile che altre autorità di regolamentazione europee svalutino il debito AT1 di altri istituti di credito, dando un compenso gli azionisti. In una dichiarazione di lunedì, la Banca Centrale Europea (Bce) ha chiarito che "gli strumenti di common equity sono i primi ad assorbire le perdite", e solo successivamente gli AT1 dovranno essere svalutati. "L'Additional Tier 1 è e rimarrà una componente importante della struttura patrimoniale delle banche europee", si legge nel comunicato.

Tuttavia, è probabile che, a causa delle scelte della Finma, le obbligazioni AT1, già considerate più rischiose di altri titoli di debito, saranno considerate ancora più rischiose in futuro, almeno nel breve periodo. Poiché gli AT1 bond non hanno una base naturale di acquirenti (non rientrano nell'indice investment grade o nell'indice high yield), è possibile che gli investitori di ieri in subordinati bancari preferiranno in futuro acquistare azioni. Comunque, solo col tempo sarà possibile vedere veramente gli effetti delle scelte della Finma sul mercato delle obbligazioni AT1.

T. Rowe Price aveva un'esposizione alle obbligazioni AT1 di Credit Suisse?

Al 28 febbraio 2023, T. Rowe Price non aveva alcuna esposizione nei propri fondi ai bond AT1 di Credit Suisse.

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