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Marzo 2022 / MARKETS & ECONOMY

Come leggere la correzione e poi il rimbalzo delle ADR cinesi

Le possibili cancellazioni dai listini USA stanno suscitando timori esagerati

Punti essenziali

  • La possibilità che le ADR (ricevute di deposito di titoli non americani) di società cinesi vengano escluse dai listini a causa della nuova legge adottata negli Stati Uniti preoccupa più del dovuto.
  • Il governo di Pechino si è mostrato disponibile ad aiutare questi emittenti a soddisfare i requisiti di audit, mentre i regolatori americani e cinesi stanno collaborando per risolvere il problema. 
  • Molte società cinesi che emettono ADR hanno già quotazioni secondarie e le altre hanno ancora tempo per predisporre una quotazione primaria o secondaria su una borsa valori diversa.

La richiesta di documenti di revisione dettagliati avanzata dalla Securities and Exchange Commission (SEC) per le società cinesi quotate negli Stati Uniti negli ultimi tempi ha contribuito all'ondata di vendite scattate sulle relative ADR, per il timore che questi emittenti possano essere estromessi dal listino. Ci sembra però che il panico al riguardo sia eccessivo, mentre il rimbalzo attuale delle ADR cinesi appare giustificato.

Tanto per cominciare, il governo statunitense ha agito molto apertamente. Il testo dell'Holding Foreign Companies Accountable Act (HFCAA), approvato alla fine del 2020, prevede che la SEC impedisca alle società di negoziare le proprie azioni negli Stati Uniti se il Public Company Accounting Oversight Board (PCAOB), ossia l'ente federale di sorveglianza contabile sulle società quotate controllato dalla stessa SEC, non riesce a ispezionare i relativi documenti di audit per tre anni consecutivi. La notizia recente che la SEC ha identificato cinque società a rischio di essere bandite nel 2024 non dovrebbe risultare così sorprendente.

Intanto il governo di Pechino si è mostrato disponibile ad aiutare questi emittenti a soddisfare i requisiti di trasparenza contabile, mentre il PCAOB e la Commissione di vigilanza sui titoli cinese (CSRC) stanno collaborando alla ricerca di una soluzione. Da parte loro, le autorità della Borsa di Hong Kong (HKEX) stanno predisponendo agevolazioni per il rientro in patria delle società che volessero quotarsi a Hong Kong. Entrambi gli sviluppi dovrebbero essere rassicuranti per gli investitori. 

I timori per le ADR sono andati ad aggiungersi a tutta una serie di situazioni che hanno gravato sulle azioni cinesi di recente.

I timori per le ADR sono andati ad aggiungersi a tutta una serie di situazioni che hanno gravato sulle azioni cinesi di recente, tra cui l'aumento dei casi di Covid-19, le tensioni geopolitiche, l'enfasi della Cina sul deleveraging, le nuove normative e il rallentamento della crescita. Ne è derivata una forte oscillazione sui mercati azionari, passando dalla più ampia correzione dei titoli cinesi dal 2008 alla recente impennata che ha visto le azioni cinesi registrare il balzo più consistente su due giorni da oltre 20 anni. 

Ci aspettiamo che vengano aggiunti altri nomi alla lista iniziale di cinque società già identificate dal PCAOB (BeiGene, Yum China, Zai Lab, ACM Research e Hutchmed China). Tuttavia, molte imprese cinesi che emettono ADR si sono già assicurate una quotazione secondaria a Hong Kong, dove le autorità della Borsa valori hanno allentato i requisiti di ammissione per rispondere a tale esigenza o alla richiesta di una doppia quotazione per le ADR. In vista della scadenza del 2024, società come Yum China hanno già portato a termine la quotazione delle azioni a Hong Kong, e questo significa che i loro titoli potranno continuare a essere negoziati anche in caso di delisting sui mercati statunitensi.

Il processo di conversione delle posizioni ADR in azioni HKEX è piuttosto semplice e veloce. In genere gli investitori possono dare istruzioni al depositario di convertire le ADR in azioni quotate a Hong Kong senza alcuna restrizione. Il certificato di deposito viene cancellato e il depositario consegna le azioni di Hong Kong all'investitore: l'intero processo, gestito elettronicamente e a costi ragionevoli, richiede circa due giorni lavorativi. Tutto ciò dovrebbe ridurre al minimo l'impatto su questi titoli. 

Uno stimolo alla liquidità di negoziazione

Gli investitori sono preoccupati per la liquidità di negoziazione inferiore a Hong Kong rispetto al mercato statunitense, ma siamo convinti che questa situazione cambierà in futuro, dato che le aspettative puntano a un'espansione dei volumi, con il numero crescente di investitori che convertono le posizioni ADR in azioni quotate sul listino HKEX. Alcuni investitori istituzionali che detengono ADR potrebbero non essere in grado di operare a Hong Kong, ma in compenso aumenterebbero i flussi provenienti dagli investitori della Cina continentale che possono acquistare azioni di società quotate anche o principalmente a Hong Kong tramite il canale Southbound Stock Connect.

Le aziende della Cina continentale interessate a raccogliere capitali all'estero hanno usato la struttura delle entità a interesse variabile (VIE) per aggirare una legge di Pechino che vieta gli investimenti esteri diretti in alcuni settori. Di recente queste strutture sono finite di nuovo sotto la lente dopo che la Cina ha pubblicato linee guida aggiornate per l'economia di piattaforma. 

Gli investitori sono preoccupati per la liquidità di negoziazione inferiore a Hong Kong rispetto al mercato statunitense, ma siamo convinti che questa situazione cambierà in futuro, dato che le aspettative puntano a un'espansione dei volumi, con il numero crescente di investitori che convertono le posizioni ADR in azioni quotate sul listino HKEX.

Ma in realtà l'attenzione della HFCAA non è concentrata sulla struttura VIE. Se la CSRC autorizza la quotazione a Hong Kong di una società con la struttura VIE nei prossimi mesi, questo passo si può considerare come un'approvazione implicita delle strutture VIE da parte del mercato.

Tranquilli sull'esposizione alle ADR 

Le strategie di Rowe Price che detengono ADR hanno effettuato questi investimenti principalmente per via della maggiore liquidità esistente sui mercati statunitensi. Restiamo convinti delle nostre posizioni, visto che queste società sono già quotate o pronte a quotarsi anche a Hong Kong. Peraltro non riteniamo che gli sviluppi sul fronte della regolamentazione delle ADR possano alterare le nostre tesi d'investimento, che si basano sui fondamentali e l'analisi approfondita delle società.

È importante ricordare che le ADR cinesi non saranno escluse immediatamente dai listini. La HFCAA richiede alle società di conformarsi agli standard di audit entro tre anni dall'avviso inviato dalla SEC, come è accaduto nel caso dei primi cinque emittenti individuati, pertanto c'è tutto il tempo per predisporre una quotazione secondaria, o anche primaria, su un'altra borsa valori. Dal momento che numerose ADR cinesi sono già quotate anche altrove, ci sembra molto improbabile che queste azioni cesseranno mai di essere negoziabili. 

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