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Gennaio 2023 / INVESTMENT INSIGHTS

L’investimento a impatto: Q&A con Hari Balkrishna

Hari Balkrishna esamina le ragioni per cui i mercati azionari quotati sono un tassello fondamentale per conseguire gli obiettivi ambientali e sociali

Di recente, Hari Balkrishna ha affrontato il tema della strategia Global Impact Equity, esaminando le ragioni per cui mercati azionari quotati rivestano un ruolo chiave per conseguire gli obiettivi ambientali e sociali, volgendo al contempo lo sguardo al 2023. Le sue considerazioni sottolineano i motivi per cui ritiene che la strategia possa conseguire il suo duplice mandato, ovvero fornire in un’unica soluzione sia la performance finanziaria che l’impatto.

L’investimento a impatto è veramente rimarchevole nei mercati azionari quotati? Per conseguirlo, occorre rinunciare ai rendimenti finanziari?

A mio avviso, tre sono le ragioni per cui possiamo realizzare un impatto attraverso gli investimenti azionari quotati, nonostante i puristi sostengano che l’impatto sia più adatto all’universo degli investimenti nei mercati privati. In primis, se vogliamo realmente conseguire gli obiettivi di azzeramento delle emissioni nette di carbonio, insieme ad altri obiettivi di sostenibilità, senza l’apporto dei mercati azionari quotati sarà estremamente difficile ottenere risultati in linea con le aspettative. Ad oggi, per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite entro il 2030 si riscontra un deficit di finanziamento1 pari a circa 3.700 miliardi di dollari USA. Non è possibile colmare tale divario facendo affidamento esclusivamente sugli apporti dei governi e sulle iniziative filantropiche.

Analizzando il tema da punto di vista più roseo, si evidenzia una seconda ragione; osservando le opportunità presenti su scala globale, sono realmente entusiasta della crescita sul lato delle attività orientate all’impatto, un settore dove è presente un chiaro nesso tra i rendimenti finanziari e l’impatto positivo nel mondo reale. Tale constatazione apre le porte a un enorme potenziale, in una prospettiva di generazione di alfa. Nel momento in cui avviamo la nostra disamina con l’analisi d’impatto unita a una nitida tesi d’impatto, ogni titolo azionario che valutiamo di detenere deve incorporare un potenziale di significativi rendimenti finanziari. Nella sua forma più semplice, siamo tenuti a integrare pienamente la forma e la misura in cui le nostre società del settore sanitario apportano miglioramenti ai risultati relativi ai pazienti (tesi d’impatto), valutando al contempo le implicazioni sul versante della crescita e del profilo dei flussi di cassa per ciascuna delle società i cui titoli sono detenuti in portafoglio (tesi finanziaria).

Infine, siamo in grado di comprendere l’esigenza di contribuire al programma d’impatto mediante le nostre prospettive d’impatto e di scala. Il profilo dimensionale di T. Rowe Price tende ad aprirci una buona via di accesso ai team di gestione interni alle società, consentendoci sia di perfezionare la nostra prospettiva che di interagire proattivamente con i vertici dirigenziali al fine di avanzare sulla strada del cambiamento.

Puoi descrivere gli elementi che cerchi quando procedi a un'analisi dell’impatto potenziale?

Per prima cosa, cerchiamo di allineare i nostri investimenti con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Cerchiamo di capire dove le attività societarie si allineano per creare un potenziale d’impatto positivo; ad esempio, in che misura i ricavi societari provengono dal potenziamento dell’efficienza energetica, o fino a che punto l’inclusione finanziaria può essere alimentata dall’impresa. Al momento investiamo in una società che sta incrementando l’efficienza energetica recandosi presso i siti produttivi, con l’intento di cogliere opportunità volte a sostituire apparecchiature obsolete con impianti a maggiore efficienza energetica. Sebbene spesso applichiamo misurazioni di terzi per valutare l'impatto, la suddetta società ha anche sviluppato i propri obiettivi e la rendicontazione per misurare l'impatto, grazie all’adozione di un obiettivo prospettico per le tonnellate metriche di CO2 che essa intende decurtare a beneficio dei propri clienti. Questo è un esempio concreto di una società che implementa un cambiamento, strumentale anche a fornire rendimenti finanziari.

Sotto il profilo dell’equità sociale, investiamo in una serie di banche che reputiamo possano ampliare l’inclusione sociale. In Brasile, i nostri investimenti si sono focalizzati su una banca digitale che pochi anni fa aveva solamente circa 2 milioni di clienti. Ad oggi, tale numero è salito a 70 milioni di soggetti che sono stati di fatto accompagnati all’interno del sistema finanziario brasiliano. Tale crescita esponenziale può avere un enorme impatto sulle persone e sulla società brasiliana nel suo complesso, attraverso varie modalità: la concessione di finanziamenti volti all’acquisto di motocicli che facilitano la mobilità, investimenti a beneficio di un progetto imprenditoriale in grado di creare posti di lavoro, oppure l’acquisto di unità immobiliari residenziali. Siamo fermamente convinti che la banca abbia le carte in regola per rivoluzionare la vita delle persone, alimentando l’inclusione finanziaria. Ciò detto, il nostro approccio considera l’impatto sotto vari aspetti; le società in cui investiamo devono incorporare anche caratteristiche allettanti dal punto di vista dei rendimenti finanziari.

Puoi elaborare più in dettaglio la tua filosofia d’investimento, e le modalità con cui prevedi di generare alfa a beneficio dei clienti?

A nostro avviso, spesso il mercato sottoremunera la continuità e la sostenibilità della crescita sul fronte degli utili e del cashflow. Puntiamo a un rendimento complessivo per gli azionisti almeno in doppia cifra, su base annualizzata nel corso di un orizzonte temporale di cinque anni. Operando di concerto con la nostra piattaforma di ricerca globale, miriamo a identificare azioni in cui abbiamo un solido punto di vista in controtendenza rispetto al consensus di mercato. Allo stesso tempo, grazie all’impiego del price-to-free cashflow (metrica che confronta il prezzo di un titolo con il suo livello di flusso di cassa) quale principale parametro di valutazione, puntiamo a non sovraremunerare l’asset in oggetto. A causa della presenza disomogenea delle opportunità d’impatto lungo l’arco dei settori, assumiamo posizioni settoriali ben radicate. Abbiamo una ponderazione pari a zero in alcuni ambiti, tra cui: il settore energetico, minerario, dei metalli, ed anche il comparto bancario dei paesi sviluppati. Per gestire il rischio, abbiamo una posizione costruttiva sul settore industriale, strumentale a fornire una componente di ciclicità. Inoltre, prevediamo di assumere una bassa esposizione ai titoli dei beni di consumo primari, dato che pochissime società appartenenti al suddetto settore sono in linea con i nostri criteri d’impatto. Controbilanciamo questo rischio assumendo una più elevata esposizione ai titoli del settore sanitario, funzionali ad apportare caratteristiche difensive al portafoglio durante le fasi potenzialmente soggette a volatilità .

In termini di generazione di alfa, se la nostra tesi d’impatto si sviluppa come da previsioni, ci aspettiamo che le azioni vadano ad accentuare i rendimenti complessivi degli azionisti a un ritmo più serrato rispetto alla cadenza dell’indice o del mercato nel suo complesso. Sebbene nel breve periodo la volatilità sia sempre imprevedibile, ci attendiamo anche di trarre vantaggio dai trend macroeconomici del settore industriale, tra cui citiamo l’aumento degli incentivi pubblici e degli investimenti societari. Per esempio, negli Stati Uniti rileviamo come le società abbiano direttamente tratto beneficio dall’Inflation Reduction Act, mentre in Europa il green deal promosso dall’UE è provvidenziale per determinati settori. Segnatamente, ci attendiamo che le modifiche normative e la volontà dei politici di conseguire gli obiettivi eco-sostenibili possano in futuro fungere da volano per determinate aree del mercato.

Guardando al 2023, quali sono le prospettive dei mercati e come si collocherà la strategia per garantire il conseguimento del vostro duplice mandato?

Siamo estremamente entusiasti di come il profilo di valutazione stia affrontando le incertezze del 2023. Abbiamo individuato alcune opportunità d’impatto straordinariamente positive; se si osserva il potenziale, in un’ottica pluriennale, tali società appaiono veramente allettanti.

Nel breve periodo, ci aspettiamo il permanere dell’instabilità nei mercati, dato il persistere dell’inflazione a livelli elevati. Allo stesso tempo, contempliamo all’orizzonte i primi segnali di un lento calo dei prezzi, con il venir meno delle criticità sul lato dell’offerta e della domanda. Tuttavia, ritengo ancora che il percorso dell’inflazione verso l’obiettivo del 2% non sarà per nulla breve, facendo quindi presagire un probabile immobilismo più accentuato dei tassi terminali sui Fed funds rispetto ai desiderata del mercato.

Siamo concentrati sulle narrative azionarie peculiari che possono conseguire una crescita degli utili in doppia cifra, con delle quotazioni non eccessive, a prescindere dal contesto macroeconomico. In ultima analisi, investiamo in società che a nostro avviso stanno conseguendo un impatto positivo sul fronte sociale e ambientale, e che sono sulla buona strada del cambiamento se si considerano le prospettive di crescita in termini di ricavi/fatturato e di utili nel corso del prossimo decennio. Con il presupposto di una corretta selezione dei titoli, a nostro avviso nel corso del tempo possiamo realizzare il nostro duplice mandato, ovvero fornire in un’unica soluzione sia la performance finanziaria che l’impatto.

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Il fondo rientra nell'ambito dell'Articolo 9 del Regolamento sulla trasparenza della finanza sostenibile (SFDR).
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