Giugno 2023 / Outlook di metà 2023
Il reddito fisso è tornato?
Outlook di metà 2023 – Tema 2
Per chi opera in mercati con curve di rendimenti invertite (come gli Stati Uniti), gli altri mercati del reddito fisso possono offrire interessanti opportunità di diversificazione e di rendimento, afferma Husain. "Guardando in giro per il mondo, vedo alcuni mercati che hanno curve di rendimenti molto ripide e positive", osserva Husain. "In pratica, quindi, gli investitori sono pagati per possederli".
Alcune banche centrali, soprattutto nei mercati emergenti, potrebbero essere sul punto di tagliare i tassi, aggiunge Husain, creando un’opportunità d’investimento in quei mercati. Tuttavia, nei mercati dei Paesi emergenti bisogna essere molto selettivi.
Chi opera sui mercati a livello globale deve inoltre prestare molta attenzione ai cosiddetti "cigni neri", eventi ad alto impatto difficili da stimare, avverte Husain. Tra questi, la possibilità di un cambiamento della politica monetaria da parte della BoJ.
La versione giapponese del quantitative easing, osserva Husain, prevede un tetto massimo ai rendimenti dei titoli di Stato giapponesi a lungo termine. La BoJ ha mantenuto questi controlli anche quando la Fed e le altre principali banche centrali sono diventate più aggressive. "Descriverei il Giappone come l'ultima ancora del quantitative easing".
Ma quell'ancora potrebbe essere sul punto di cedere, e questo potrebbe avere importanti implicazioni per altri mercati obbligazionari.
Gli investitori giapponesi, osserva Husain, controllano il più grande bacino di ricchezza finanziaria del mondo. Ma gran parte di questa ricchezza è investita al di fuori del Giappone: un'eredità, in parte, di anni di rendimenti poco appetibili delle obbligazioni giapponesi. Tuttavia, se la BoJ consentirà un aumento dei rendimenti, gli investitori giapponesi potrebbero iniziare a riportare la loro ricchezza in patria, provocando uno shock significativo per i mercati al di fuori del Giappone.
"La politica monetaria giapponese potrebbe essere la faglia di Sant’Andrea della finanza globale", avverte Husain. "So che la BoJ è consapevole dell'effetto che potrebbe avere sui mercati globali, ma a mio avviso è un pericolo reale e presente. Penso che sia qualcosa da monitorare in modo costante".
La minaccia di un evento di mercato sistemico più ampio, magari innescato da una crisi di liquidità negli Stati Uniti, è un altro rischio potenziale ma difficile da quantificare, sostiene Husain.
Nonostante la recente fuga dei correntisti da diverse banche regionali statunitensi, il sistema finanziario globale non sembra essere a rischio, suggerisce Husain. Anche la depressione del settore immobiliare commerciale statunitense presenta dei rischi, ma è improbabile che i prestiti bancari in questo settore siano l'epicentro della prossima crisi.
"Le autorità hanno un piano già pronto per una crisi bancaria praticamente pronto", sostiene Husain. "Sanno come affrontarla".
Secondo Husain, il vero rischio è nel cosiddetto sistema bancario ombra, ovvero in quegli istituti di credito meno regolamentati, meno liquidi e più opachi delle banche commerciali. Molti di questi istituti, e i complessi strumenti finanziari che hanno creato, non hanno ancora attraversato un ciclo economico completo, osserva Husain. "Se stiamo cercando dei nervi scoperti credo che sia proprio lì che potremmo trovarli"
Arif Husain, CFA
Head of International Fixed Income and Chief Investment Officer
Sébastien Page, CFA
Head of Global Multi‑Asset and Chief Investment Officer
Justin Thomson
Head of International Equity and Chief Investment Officer
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