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Dicembre 2022 / GLOBAL ASSET ALLOCATION

Global Asset Allocation: Approfondimenti di dicembre

Scopri gli ultimi temi di mercato globali

1. Prospettive di mercato

  • Le sorti dell'economia globale sono tuttora incerte, con le banche centrali impegnate a contrastare aggressivamente l'inflazione elevata mentre le aspettative di crescita si affievoliscono
  • La Federal Reserve statunitense ha segnalato un rallentamento del ritmo di contrazione, ma resta decisa a domare l'inflazione e non esclude l'ipotesi di un tasso terminale più alto più a lungo.
  • Con l'ingresso nella stagione invernale, per la Banca centrale europea (BCE) si inasprisce la lotta al carovita trainato dall'energia. La Banca del Giappone (BoJ) ha mantenuto la sua linea, ma potrebbe essere costretta ad allentare i controlli sulla curva dei rendimenti ora che l'inflazione sta prendendo piede e i differenziali di tasso hanno indebolito lo yen.
  • Le banche centrali dei mercati emergenti (EM) sono vicine al picco dei rispettivi cicli di contrazione, ma è possibile che debbano mantenere una certa rigidità delle condizioni per difendere le valute in declino. Si accentua intanto l'incertezza sulla crescita dell'economia cinese, con le autorità intente ad ammorbidire la politica economica mentre tentano di gestire i lockdown anti-Covid e le recenti proteste.
  • Tra i rischi principali per i mercati globali figurano eventuali passi falsi delle banche centrali, l'inflazione persistente, la possibilità di un rallentamento più brusco della crescita globale, la ricerca di un equilibrio fra contenimento del coronavirus e crescita in Cina e gli attriti geopolitici.

2. Posizionamento del portafoglio

Al 30 novembre 2022

  • Siamo sottoesposti ai titoli azionari per motivi di prudenza, in vista di livelli di crescita e utili più modesti nel clima di inflazione ancora elevata e banche centrali attive.
  • Manteniamo un modesto sovrappeso del cash rispetto alle obbligazioni, alla luce dei rendimenti a breve termine appetibili, mentre i titoli a più lunga scadenza restano esposti all'inflazione e ai potenziali effetti negativi della duration in caso di ulteriore rialzo dei tassi.
  • Nella componente azionaria, siamo quasi in equilibrio tra value e growth. Lo scenario di economia in frenata è negativo per i ciclici, mentre i tassi più elevati penalizzano le azioni orientate alla crescita. 
  • In ambito obbligazionario, siamo sovraesposti al debito dei mercati emergenti, area in cui le valutazioni attraenti premiano adeguatamente l'assunzione di rischio e i fondamentali in generale si confermano favorevoli. I tassi di default sono attesi in risalita dai livelli storicamente bassi di oggi verso le medie di lungo periodo, mentre gli alti rendimenti attuali creano un cuscinetto qualora gli spread del credito dovessero ampliarsi. Abbiamo un modesto sovrappeso anche sui titoli governativi di alta qualità per bilanciare il rischio azionario.

3. Temi di mercato

In arrivo la ricompensa per tanto patire?

Il 2022 probabilmente sarà ricordato come uno degli anni peggiori in termini di performance per tutti i mercati obbligazionari mondiali, a causa dei rendimenti proiettati verso l'alto dall'azione delle banche centrali per contrastare l'inflazione più alta da decenni. Non sono stati dolori solo per il reddito fisso, visto che anche le azioni si sono mosse sostanzialmente in modo analogo, lasciando gli investitori ben poche possibilità di proteggersi attraverso la diversificazione. Ma dopo quest'anno oggettivamente penoso, adesso i mercati obbligazionari risultano attraenti come non lo erano da oltre dieci anni. Ora che i rendimenti sono più alti e le aspettative di inflazione si stanno ridimensionando in vista della crescita rallentata l'anno prossimo, il reddito fisso dovrebbe essere ben posizionato per generare ritorni positivi man mano che le banche centrali allentano la stretta sui tassi. Persino gli investitori rimasti alla finestra in attesa di un punto d'ingresso migliore negli asset rischiosi alla fine stanno ricevendo un compenso sul cash. Cresce anche l'attrattiva dei mercati del credito, con i titoli high yield che rendono più del 9% e offrono quindi un reddito appetibile, oltre a un cuscinetto protettivo in caso di ampliamento degli spread. E mentre per le economie di primo piano la probabilità di entrare in recessione è decisamente alta, i fondamentali del credito si confermano piuttosto robusti, a sostegno delle aspettative dei nostri analisti che puntano a un incremento contenuto dei default verso le medie di lungo periodo. Quindi, mentre i mercati si avviano a entrare nel 2023 all'ombra di prospettive di crescita fortemente a rischio, l'obbligazionario potrebbe dimostrare il proprio valore attraverso il reddito superiore e il recupero delle proprietà diversificanti.

Avanti a piccoli passi?

I verbali della riunione di novembre della Fed indicano un consenso crescente per la moderazione del ritmo dei rialzi, ma anche la possibilità che il tasso terminale più alto sia mantenuto per un periodo più lungo. Dopo la contrazione rapida con il quarto rialzo consecutivo da 75 punti base, aumenta il numero di banchieri centrali che mettono in guardia sulla possibilità che i tassi siano andati oltre il livello necessario per contenere l'inflazione. Dato che la politica monetaria più rigida adottata adesso può impiegare più di un anno a produrre effetti sull'economia, diventa sempre più difficile per la Fed stabilire se la cura anti-inflazione somministrata all'economia sia stata sufficiente o eccessiva. Contestualmente alla diffusione dei verbali, diversi membri del FOMC (Federal Open Market Committee) hanno fatto sapere che un rallentamento del ritmo di rialzi era allo studio, tanto che il mercato ha scontato una mossa da 50 pb a dicembre. La Fed non è la prima banca centrale a scalare la marcia sui rialzi, anzi vari altri istituti di paesi sviluppati ed emergenti hanno già rallentato il ritmo. Se quindi un cambio di passo sembra ipotecato, con l'accenno alla possibilità di mantenere i tassi più alti più a lungo la Fed ha esortato il mercato a procedere con cautela, ribadendo l'intenzione di raggiungere l'obiettivo a prescindere da quanto in alto bisognerà arrivare e da quanto tempo ci vorrà.

Per una panoramica regione per regione, scarica il PDF.

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