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Marzo 2023 / ASSET ALLOCATION VIEWPOINT

Global Asset Allocation: Viewpoint di marzo

Scopri gli ultimi temi di mercato globali

1. Prospettive di mercato

  • La crescita globale sta dimostrando una buona capacità di tenuta di fronte all'inasprimento delle banche centrali; Tuttavia, nella seconda metà dell'anno l'impatto della stretta monetaria dovrebbe continuare a pesare sulla crescita economica e sulle prospettive degli utili.
  • Se l'inflazione dei beni ha registrato un calo, quella dei servizi rimane vischiosa per effetto dell'aumento dei salari, mantenendo la Federal Reserve statunitense e le altre banche centrali su posizioni rigide.
  • Sebbene l'incertezza permanga, l'ottimismo legato alla riapertura della Cina e alla buona tenuta della crescita in Europa, sostenuta dal calo dei costi energetici, potrebbero contribuire a stimolare l'economia globale.
  • Tra i rischi principali per i mercati globali vi sono i passi falsi delle banche centrali, la resistenza dell'inflazione, il calo della crescita con conseguente atterraggio brusco e le tensioni geopolitiche.

2. Posizionamento del portafoglio

Al 28/02/2023

  • Rimaniamo sottopesati su azioni e obbligazioni a favore della liquidità. Le valutazioni azionarie rimangono elevate a fronte della stretta della liquidità e del rallentamento della crescita. I rendimenti obbligazionari resteranno probabilmente volatili in un contesto di dati economici contrastanti e di cambiamenti di politica monetaria, mentre la liquidità offre rendimenti interessanti e stabilità.
  • Nel comparto azionario, sovrappesiamo le aree sostenute da valutazioni più interessanti, come le small/mid cap, il Giappone e i mercati emergenti (EM). Manteniamo inoltre un ampio equilibrio tra value e growth, con un modesto sovrappeso sul value, per ridurre l'esposizione all'estrema sensibilità ai tassi d'interesse e alla ciclicità.
  • Sul fronte obbligazionario, manteniamo un sovrappeso sulle obbligazioni dei mercati emergenti, dove i rendimenti offrono ancora una ragionevole compensazione rispetto ai rischi, anche in un contesto di persistente volatilità del mercato.

3. Temi di mercato

Una situazione critica

I recenti dati positivi sulla spesa dei consumatori, sul sentiment e sull'occupazione sono stati una cattiva notizia per la Fed statunitense, che non vede prove del fatto che i rialzi aggressivi dei tassi stiano avendo l'impatto desiderato in termini di rallentamento della crescita e di contenimento dell'inflazione. L'anno era iniziato positivamente per i mercati sulla scia dei segnali di un picco della stretta monetaria; tuttavia, il clima di ottimismo si è rapidamente smorzato quando le aspettative sui futuri rialzi dei tassi hanno subito un'impennata in risposta al miglioramento dei dati. A febbraio, il mercato dei futures è passato da una proiezione del tasso sui fed funds al 4,90% in giugno a un picco del 5,41% in ottobre. Dopo aver già aumentato i tassi di 450 punti base nell'ultimo anno, la Fed spera che gli effetti ritardati permettano di raggiungere l'obiettivo di un'inflazione prossima al 2%, ma se i dati economici continueranno ad essere positivi, la Fed potrebbe trovarsi in una situazione troppo critica e dover aumentare la stretta. I mesi a venire saranno probabilmente volatili, poiché gli investitori analizzeranno ogni singolo dato, nella speranza che i dati economici siano sufficientemente negativi da soddisfare i funzionari della Fed, ma non abbastanza da segnalare l'imminenza di un atterraggio brusco.

L'ultima a resistere

Il governatore della Bank of Japan (BoJ) Haruhiko Kuroda lascerà le sue funzioni all'inizio di aprile dopo un decennio di mandato, e i mercati speculano sulla possibile fine delle politiche monetarie ultra-accomodanti da lui promosse. La BoJ aveva già sorpreso i mercati allentando i controlli sulla curva dei rendimenti alla fine dello scorso anno, consentendo un maggiore rialzo dei tassi. Con un'inflazione prossima al 4,3%, ai massimi da 40 anni, la BoJ è stata l'ultima grande banca centrale a mantenere una politica ultra-accomodante, laddove quasi tutte le altre si sono orientate verso rialzi aggressivi dei tassi per contrastare l'inflazione. Il suo atteso sostituto, Kazuo Ueda, entrerà in carica in un contesto di inflazione elevata, ed è probabile che inizierà ad adottare nuove misure per uscire dall'ultra allentamento. Se da un lato le azioni e le obbligazioni hanno subito ampi ribassi a fronte dell'aumento dell'inflazione e dei tassi, dall'altro i mercati giapponesi potrebbero trarre vantaggio dal rientro degli asset in patria, dove possono ora ottenere rendimenti più elevati. Per gli investitori al di fuori del Giappone, un rafforzamento dello yen sostenuto da rendimenti più elevati potrebbe fornire un'ulteriore spinta ai rendimenti del mercato giapponese. Per quanto l'inflazione non sia stata amica degli investitori nel resto del mondo, nel mercato giapponese potrebbe essere accolta con favore.

 

Per una panoramica regione per regione, si rimanda alla versione integrale del documento (PDF).

 

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