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Giugno 2023 / ASSET ALLOCATION VIEWPOINT

Global Asset Allocation: Viewpoint di giugno

Scopri gli ultimi temi di mercato globali

1. Prospettive di mercato 

  • Le prospettive macroeconomiche dipingono un quadro ancora variegato, in una fase in cui i dati hanno sorpreso in senso positivo, nonostante i chiari segnali di un inasprimento delle condizioni finanziarie che dovrebbero continuare a pesare sulla crescita economica nella seconda metà dell’anno.
  • Le banche centrali mondiali sono prossime a concludere la stretta monetaria in presenza di livelli di inflazione più contenuti; la Federal Reserve (Fed) è pronta a prendersi una pausa nella stretta monetaria e ad adottare misure dipendenti dai dati, mentre la Banca centrale europea (ECB) e la Banca d’Inghilterra si apprestano ad alzare ancora i tassi, in ragione di un’inflazione tuttora persistente. Nel contempo, le aspettative relative a una modifica della politica di controllo della curva dei rendimenti ad opera della Banca del Giappone sono state rinviate in un secondo momento dell’anno.
  • Tra i rischi principali per i mercati globali vi sono un calo della crescita più intenso del previsto, i passi falsi delle banche centrali, il permanere dell’inflazione e le tensioni geopolitiche.

2. Posizionamento del portafoglio 

Al 31 maggio 2023

  • Manteniamo un posizionamento prudente, con una sottoesposizione alle azioni e ai titoli di Stato a favore della liquidità. Le azioni permangono vulnerabili al rallentamento dell’economia e a un quadro meno roseo degli utili, mentre l’orientamento delle banche centrali (seppur in attenuazione) di netto contrasto all’inflazione rimane un potenziale fattore di criticità per le obbligazioni. L’investimento in attività liquide offre opportunità in un contesto incerto e rendimenti tuttora allettanti.
  • Sul versante azionario, abbiamo ridotto la nostra lieve sovraesposizione ai titoli value USA e abbiamo al momento un posizionamento neutrale tra i titoli value e growth USA. Nonostante le valutazioni relative siano ancora favorevoli, i settori ciclici value potrebbero fronteggiare delle avversità, in un contesto segnato da una crescita più sottotono. Con tutto ciò, i titoli growth, pur con valutazioni non proprio a sconto, potrebbero rimanere sorretti dai tassi in traiettoria discendente e da investitori in cerca di trend di crescita secolari, quali l’intelligenza artificiale (AI), in un quadro economico in rallentamento.
  • Sul fronte obbligazionario, abbiamo continuato ad aumentare la sovraesposizione alle obbligazioni globali high yield, per trarre vantaggio dai rendimenti interessanti offerti da questa asset class. Manteniamo inoltre le sovraesposizioni ai titoli sovrani dei mercati emergenti denominati in dollari e in valuta locale, in ragione dei loro livelli di rendimento, del possibile fine corsa della stretta monetaria da parte delle banche centrali e delle aspettative che segnalano un deprezzamento del dollaro USA.

3. Temi di mercato 

Di nuovo protagonista

In una fase in cui i mercati azionari giapponesi scambiano in prossimità dei massimi trentennali, gli investitori si chiedono se questa volta i titoli del Sol Levante mostreranno una capacità di tenuta. Il Giappone infatti ha percorso un lungo sentiero di risalita dopo la scoppio della propria ‘bolla immobiliare-finanziaria’ all’inizio degli anni '90, venendo poi frenato da decenni di crescita anemica e da livelli di inflazione molto bassi. Tuttavia, oggi il quadro appare differente, sostenuto sia da cambiamenti strutturali che da volani ciclici; persino l’inflazione sembra aver fatto la sua comparsa. A differenza di ciò che avviene altrove, la crescita dei prezzi in Giappone non desta preoccupazioni, in quanto può contribuire a stimolare i consumi attraverso salari più elevati. Capitolo cardine del piano ‘Abenomics,’, le riforme sul lato della governance societaria stanno iniziando a mostrare progressi concreti nel miglioramento del valore per gli azionisti, mediante dividendi e buyback più elevati. L’indebolimento dello yen, la domanda tenuta in sordina e ora sospinta dalle riaperture, livelli record di afflussi esteri e valutazioni tutto sommato ancora a buon mercato fungono da volani molto solidi. A dispetto dell’ottimismo che permea il ritorno alla ribalta del Giappone, i prossimi mesi saranno oggetto di attente analisi, in una fase in cui l’economia maggiormente orientata alla dimensione ciclica si trova ad affrontare una crescita mondiale in rallentamento; dal canto suo, la Banca del Giappone sembra avviata ad archiviare le politiche monetarie ultra accomodanti. Per adesso, però, il Giappone sembra tornato a vestire i panni da protagonista.

Alla ricerca di un difficile equilibrio

Quest’anno i titoli tecnologici delle società a grandissima capitalizzazione hanno spinto al rialzo il resto del mercato; le prime cinque società a livello di capitalizzazione sono responsabili per gran parte del +8% registrato dall’S&P 500. Ad alimentare tale trend vi sono i tassi in traiettoria calante e le aspettative di un’imminente conclusione del ciclo di rialzi dei tassi da parte della Fed. Gli utili superiori alle aspettative, le misure di riduzione dei costi insieme ai toni euforici che aleggiano sulle tecnologie basate sull’AI hanno messo il turbo al rally, spingendo gli investitori a rompere gli indugi nonostante le valutazioni siano alle stelle. In genere, tale ridotta partecipazione al rialzo del mercato sarebbe un segnale ammonitore, che cela i timori del resto del mercato in merito a un orizzonte di utili e crescita in rallentamento. Per ironia della sorte, proprio questi inviti alla prudenza potrebbero continuare a sospingere al rialzo i suddetti titoli tecnologici mega-cap, in quanto sono considerati maggiormente difensivi in virtù dei loro driver secolari di crescita. In conclusione, ora gli investitori sono posti di fronte a un complicato esercizio di equilibrio tra i titoli growth e value; da un lato, c’è il rischio che le valutazioni dei titoli growth diventino ancora più costose, dall’altro, le prospettive di una crescita economica in tono minore pesano sui settori ciclici.

Per una panoramica regione per regione, si rimanda alla versione integrale del documento (PDF).

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