Skip to main content
Skip to content

Febbraio 2023 / MARKETS & ECONOMY

L'inverno mite tarderà la recessione europea, ma non la eviterà

È probabile che altri rischi peseranno sull'Europa nei prossimi mesi del 2023

I prezzi dell'energia sono schizzati alle stelle l'inverno scorso, dopo l'invasione russa dell'Ucraina, e poi di nuovo durante l'estate, sui timori di possibili carenze di gas. Storicamente, un'impennata dell'energia è stata un predittore affidabile di recessione per l'Eurozona, ma il clima eccezionalmente mite degli ultimi mesi ha fatto ripiegare i prezzi del gas ai livelli vigenti prima della guerra in Ucraina. Ora che le scorte di gas sono state ripristinate, questo vuol dire che la recessione può essere evitata?

La risposta breve è no: i prezzi del gas sono scesi, ma intanto sono emersi altri fattori di rischio destinati a gravare sull'economia dell'Eurozona nel corso di quest'anno, motivo per cui anche se il gas meno costoso favorirà un rimbalzo nel breve termine, la probabilità di una recessione nel secondo semestre dell'anno a mio avviso persiste.

Ero anch'io fra i tanti osservatori che si aspettavano l'inizio della fase recessiva nel quarto trimestre dell'anno scorso, quando non sapevamo che un inverno caldo come non si era mai visto avrebbe fatto crollare i prezzi dell'energia. Le scorte di gas sono rimaste quasi intatte, tanto che il pericolo di trovarsi a corto quest'inverno sembra ormai scampato. Questo sviluppo positivo, unito alla normalizzazione delle catene logistiche, ha stimolato la fiducia delle imprese e permesso a molti settori energivori di riavviare la produzione. La probabile conseguenza nel breve termine sarà il miglioramento dell'attività economica nell'Eurozona che potrebbe scongiurare una recessione invernale innescata dal caro energia.

Tuttavia, lo shock dovuto al prezzo del gas non è la sola sfida economica con cui l'Eurozona deve fare i conti. In risposta all'ascesa dell'inflazione e temendo gli effetti di secondo livello, la Banca centrale europea (BCE) ha iniziato di recente a contrarre la politica monetaria a un ritmo senza precedenti. Ciò ha fatto sì che il costo del capitale per le imprese, già molto alto prima che Francoforte avviasse questa campagna restrittiva, è salito a livelli visti l'ultima volta durante la crisi del debito sovrano dell'Eurozona.

...lo shock del prezzo del gas non è l'unica sfida economica che l'eurozona deve affrontare.

Analogamente, le condizioni monetarie e finanziarie già rigide per le famiglie e le imprese sono state ulteriormente inasprite dall'annuncio della BCE sulla politica monetaria aggressiva e dalla promessa di altre misure. L'indebitamento dei governi, ma anche delle imprese e delle famiglie, è aumentato durante l'era di tassi d'interesse bassi, motivo per cui tutti sono più esposti a questi shock finanziari. Dato che la politica monetaria produce effetti ritardati, è probabile che le conseguenze negative cominceranno ad affiorare nei dati solo nel quarto trimestre.

La domanda di mutui per comprare casa è crollata

(Fig. 1) La contrazione della BCE sta avendo un impatto

La domanda di mutui per comprare casa è crollata

Al 31 gennaio 2023.
Fonte: Sondaggio sui prestiti bancari della BCE.

Le sorti dell'Eurozona, in quanto blocco dipendente dalle esportazioni, sono strettamente legate a quelle dell'economia globale e neanche su questo fronte le notizie sono molto confortanti. L'indice dei responsabili degli acquisti (PMI) del settore manifatturiero globale è scivolato in territorio di recessione negli ultimi due mesi, come pure i PMI dei servizi e dell'industria negli Stati Uniti, un mercato molto importante per l'Eurozona. Ma soprattutto, le fabbriche tedesche hanno ordini inevasi per cinque mesi adesso, contro i tre mesi in tempi normali, il che suggerisce che saranno in grado di reggere questa debolezza globale della domanda nel breve termine, ma non nel medio periodo.

...la debolezza economica globale e gli effetti della politica monetaria si tradurranno probabilmente in una recessione dell'Eurozona.

Nell'immediato, l'attività nell'Eurozona continuerà a essere resiliente grazie ai prezzi del gas inferiori, alla normalizzazione delle catene di approvvigionamento e ai registri degli ordinativi pieni, ma in un orizzonte di medio periodo, la debolezza economica globale e gli effetti della politica monetaria probabilmente sfoceranno in una recessione. L'inflazione vischiosa dell'indice dei prezzi al consumo (IPC), accanto a un'attività reale resiliente, continuerà a giustificare la determinazione della BCE ad andare avanti sulla strada della contrazione monetaria e questo probabilmente rafforzerà la dinamica recessiva più avanti nell'anno in corso.

L'attività economica in calo segnala una probabile recessione

(Fig. 2) Il PMI manifatturiero globale è in declino

L'attività economica in calo segnala una probabile recessione

Al 31 dicembre 2022.
Fonte: S&P Global/Haver Analytics.

Le implicazioni per il mercato sono molteplici. Nel breve termine, l'inflazione vischiosa dell'IPC core e l'attività resiliente consentiranno alla BCE di mantenere l'atteggiamento molto aggressivo mostrato finora. Le previsioni di consenso probabilmente si allontaneranno da uno scenario di recessione per effetto dei prezzi del gas più bassi quest'anno. Nel complesso, crediamo che tutto questo accentuerà ulteriormente l'inversione della curva dei rendimenti dei bund e darà manforte all'euro nei prossimi tre mesi circa.

Tuttavia, una volta che i fattori di medio termine prendono piede e la recessione allunga la sua ombra, probabilmente all'inizio dell'estate, ci aspettiamo che la curva dei rendimenti dei bund diventi più ripida e che l'euro perda quota.

 

T. Rowe Price avverte che le stime economiche e le dichiarazioni previsionali sono esposte a numerosi presupposti, rischi e incertezze che possono variare nel tempo. Gli esiti effettivi possono essere molto diversi da quelli indicati nelle stime e nelle dichiarazioni previsionali e i risultati futuri possono differire in misura significativa dalla performance storica. Le informazioni qui presentate sono mostrate a scopo puramente illustrativo e informativo. Le previsioni si basano su stime soggettive relative ad ambienti di mercato che potrebbero non concretizzarsi mai. I dati storici utilizzati per questa analisi si basano su informazioni raccolte da T. Rowe Price e da fonti terze e non sono stati sottoposti a una verifica indipendente. Le dichiarazioni previsionali si riferiscono soltanto al momento in cui vengono formulate e T. Rowe Price non assume alcun obbligo o impegno ad aggiornarle. Tali dichiarazioni riflettono le opinioni dell'autore che possono differire da quelle di altre società del gruppo T. Rowe Price e/o relativi associates.

Informazioni importanti

Il materiale ha solo scopo informativo e/o di marketing e non è un consiglio o una raccomandazione di investimento. Consigliamo ai potenziali investiori di richiedere una consulenza legale, finanziaria e fiscale indipendente prima di assumere qualsiasi decisione di investimento. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il valore di un investimento puó oscillare e gli investitori potrebbero non ottenere l'intero importo investito.

Il materiale non è stato verificato da alcuna autorita di vigilanza in alcuna giurisdizione.

Informazioni e opinioni sono ottenute/ tratte da fonti ritenute affidabili ma non garantiamo completezza ed esaustivitá, né che eventuali previsioni si concretizzino. I pareri contenuti sono soggetti a cambiamento senza preavviso e possono differire da altre società del gruppo T. Rowe Price.

È vietata la diffusione, in qualsiasi forma, della pubblicazione e/o dei suoi contenuti. Il materiale è destinato all’uso esclusivo in Italia. Vietata la distribuzione retail.

Articolo precedente

Febbraio 2023 / INVESTMENT INSIGHTS

Value Investing: intervista a  Sebastien Mallet
Prossimo Articolo

Febbraio 2023 / INVESTMENT INSIGHTS

Mercati azionari: il cielo si rasserena
202301-2697055