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Marzo 2021 / INVESTMENT INSIGHTS

Economia cinese: ripresa e riequilibrio

Un percorso incoraggiante per l'economia cinese che emerge dalla pandemia

Punti chiave

  • Rispetto a molte altre economie, in Cina c'è stata una chiara ripresa, a forma di "V", dalla pandemia da coronavirus.
  • Sebbene ciò sia incoraggiante, la strategia a lungo termine e il track record di Pechino sono indicatori più importanti sulla strada che porta a un'economia maggiormente sviluppata.
  • L'ascesa della tecnologia e dell'innovazione rappresenta un cambiamento di direzione significativo per la Cina, un fatto probabilmente sottovalutato dal mercato.

 

Pechino e la sua forte ripresa economica dalla pandemia da coronavirus non sono passate inosservate. La crescita del prodotto interno lordo (PIL) del quarto trimestre è stata del 6,5% anno su anno, e ha spinto la crescita media dello scorso anno al 2,3%. La Cina dovrebbe essere l'unico grande Paese a registrare una crescita economica per il 2020. Ma cosa ci aspetta dalla seconda maggiore economia mondiale, e quali sono i fattori a cui dovremmo prestare attenzione per il futuro? 

La Cina dovrebbe essere l'unica grande economia a registrare una crescita economica nel 2020.

La risposta pandemica ha consentito un recupero molto più rapido

La ripresa a "V" della Cina è stata principalmente attribuita a una forte risposta della sanità pubblica. La Cina ha implementato con successo quelle che il FMI ha definito "misure di contenimento efficaci" per frenare in modo aggressivo la diffusione del COVID-19, la malattia causata dal coronavirus. Il ritorno a un contesto più normale è stato determinato da tre fattori principali: lockdown rapidi, test e mascherine.

La Cina ha adottato molto rapidamente delle misure rigorose per affrontare la pandemia, anche grazie all'esperienza maturata su precedenti eventi epidemici (per esempio la SARS) e a una struttura politica che ha consentito di attuare rapidamente delle misure di controllo del Covid. Ciò ha permesso all'economia di rimettersi in carreggiata molto più velocemente, con la ripresa prima della produzione e poi del settore dei servizi. I dati sulle vendite di veicoli forniscono un indicatore della natura della ripresa a "V".

La banca centrale cinese sta giocando una partita di lungo termine

La forte ripresa, tuttavia, non è stata trainata da un importante sostegno monetario o fiscale. A differenza dell'azione senza precedenti intrapresa dalle banche centrali occidentali, la risposta monetaria della Cina alla pandemia è stata più attenuata. Ciò è dovuto principalmente al fatto che la sua rapida ripresa ha consentito alla politica di avviare il tapering in tempi relativamente brevi.

La ripresa a "V" della Cina

Le vendite di veicoli cinesi indicano un forte rimbalzo della spesa e della fiducia dei consumatori

La ripresa a "V" della Cina

Dati al 31 gennaio 2021.

Fonte: Associazione cinese dei costruttori di automobili.

Rispetto alle misure di stimolo intraprese nel 2009 e nel 2016, i vertici politici di Pechino sono stati molto più cauti, sia a causa dei minori spazi di manovra sul bilancio sia perché non desideravano lasciare in eredità un debito più elevato. Sebbene il rapporto tra credito e PIL sia balzato di oltre il 20% nel 2020, la politica della Banca Centrale per il 2021 è impostata per evitare che aumenti.

La Banca Popolare Cinese (PBoC) ha avviato una serie di iniziative per sostenere l'economia in risposta allo scoppio del coronavirus. Ma è stata allo stesso tempo anche molto attenta a non aumentare la leva finanziaria nel sistema, alla luce del crescente peso del debito del Paese. È riuscita a frenare il ritmo della crescita, ma c'è ancora molto da fare e la PBoC probabilmente deciderà di procedere con cautela. È importante ricordare che la Banca Centrale Cinese ha molte armi nel suo arsenale per aiutare a gestire e garantire la stabilità dell'economia. La Cina ha una solida esperienza nel raggiungimento dei suoi obiettivi e gli investitori dovrebbero rimanere concentrati su questo aspetto.

Una forte ripresa seguita da un rallentamento ordinato

A breve termine, ci aspettiamo che l'economica cresca a un ritmo dell'8-9%, per poi riportarsi sui livelli precedenti del 6%, visto che il tasso a medio termine si aggira intorno al 5%. In un orizzonte più ampio, vediamo un'ulteriore moderazione della crescita del PIL a livelli del 4-5% circa. La Cina ha già indicato che vorrebbe trasformarsi in un'economia sviluppata entro il 2035, e quindi un tasso di crescita economica inferiore al 5% sarebbe coerente con tale obiettivo.

A guidare questo rallentamento è il semplice fatto che la popolazione in età lavorativa in Cina ha iniziato a ridursi e diventa sempre più difficile ottenere ulteriore crescita in termini di produttività e tecnologia. Pechino ha anche dato da tempo la priorità al riequilibrio della sua economia, cercando di riflettere meglio i tre pilastri fondamentali della crescita: esportazioni, investimenti in immobilizzazioni e consumi.

Fino al 2008, le esportazioni hanno dominato la crescita economica, mentre il 2009 ha visto un forte aumento degli investimenti in immobilizzazioni per affrontare i problemi generati dalla crisi finanziaria globale. Da allora, i responsabili delle politiche hanno attivamente preso di mira i motori nazionali della crescita economica. E ci sono segnali incoraggianti di successo, poiché la dipendenza dalle esportazioni è diminuita negli ultimi anni. Ma con il settore dei servizi che costituisce ancora solo il 60% circa del PIL, c'è ancora molta strada da fare per allinearsi alle economie sviluppate.

Focus sull'innovazione

La Cina rimane il principale polo manifatturiero al mondo, ma la composizione della produzione si sta spostando, passando dalla spinta sui prodotti a basso costo per il mondo occidentale ad articoli a più alto valore aggiunto. L'aumento del costo del lavoro e l'impiego dell'intelligenza artificiale (AI) e della robotica in settori industriali hanno innescato un importante cambiamento nella direzione dell'economia, spinto dalle guerre commerciali con gli Stati Uniti e con altri Paesi come l'Australia.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a investimenti significativi in ricerca e sviluppo (R&S) e oggi la Cina è all'avanguardia in molte tecnologie emergenti, dall'intelligenza artificiale alle valute digitali, al mobile banking, all'assistenza sanitaria, alla robotica e alla tecnologia 5G. Ci aspettiamo che le aziende cinesi riducano il divario di intelligenza artificiale con le loro controparti statunitensi in modo abbastanza significativo nei prossimi anni. Questa previsione è supportata dalla presenza di numerosi talenti ingegneristici, di vasti pool di investimenti del settore privato e di grandi quantità di dati digitali per l'implementazione di tecniche di machine learning. Le aziende hanno anche il sostegno del governo su regolamentazione e finanziamento della ricerca.

L'ascesa della tecnologia e dell'innovazione rappresenta un cambiamento significativo per l'economia cinese...

L'ascesa della tecnologia e dell'innovazione rappresenta un significativo cambio di direzione per l'economia cinese, probabilmente sottovalutato dal mercato. Alcuni credono che la Cina stia solo imitando le società statunitensi, con Alibaba e Tencent a interpretare il ruolo delle eBay e Facebook cinesi. Tuttavia, riteniamo che questo non rifletta la realtà, e che queste aziende stiano acquisendo posizioni di leadership in molti campi. La spinta dall'alto per spingere l'innovazione continuerà e potremmo vedere alcuni default lungo il percorso, ma la direzione è chiara.

La Road Map economica

La Cina è spesso accusata di mancanza di trasparenza, ma quando si parla di economia la storia è diversa. Dal 1953, Pechino ha pubblicato un piano quinquennale che specifica gli obiettivi di sviluppo economico per i successivi cinque anni. Il 14° piano quinquennale (2021-2025) è stato redatto durante il quinto plenum tenutosi a ottobre 2020 e finalizzato al Congresso nazionale del popolo di marzo 2021. Le linee guida per il piano si sono concentrate sulla teoria della "doppia circolazione" del presidente Xi Jinping, che sostiene una crescita di migliore qualità incoraggiando i mercati interni, l'innovazione e le riforme.

La Road Map economica della Cina

Il 14° piano quinquennale (2021–2025): tre obiettivi chiave

La Road Map economica della Cina

Solo a scopo illustrativo

Pechino considera l'aumento della domanda interna, l'aggiornamento delle catene di approvvigionamento e la ricerca dell'autosufficienza nelle tecnologie chiave come modi per proteggersi dalle incertezze e dalle sfide esterne. La doppia circolazione evidenzia anche la necessità di una maggiore dipendenza dalla tecnologia interna: prevediamo quindi una tendenza verso una maggiore spesa in ricerca e sviluppo all'interno dei budget di investimento nei prossimi anni.

Sfide in vista, ma l'aumento del consumismo dovrebbe spingere l'economia in un'altra direzione

Non è un segreto che la Cina debba affrontare una serie di sfide, tra cui il rallentamento della crescita, un elevato rapporto debito/PIL, una popolazione che invecchia, i dazi della guerra commerciale con gli Stati Uniti, che sono ancora in vigore, e una crescita potenziale inferiore, poiché le risorse si spostano verso servizi a minore produttività. Potremmo anche vedere le esportazioni soffrire di una migliore ripresa del lavoro nelle altre economie una volta che la pandemia verrà gradualmente controllata anche altrove.

Ma i fattori trainanti di lungo termine rimangono. L'urbanizzazione, le infrastrutture e una classe media in crescita costituiscono i pilastri per la crescita futura. Potrebbe anche esserci un'idea sbagliata che l'urbanizzazione riguardi principalmente le persone che si spostano dalla Cina rurale verso le città. Invece, crediamo che la sua caratteristica principale sia il miglioramento dello spazio abitativo e dei servizi.

Alcuni commentatori percepiscono, erroneamente, che l'urbanizzazione riguarda esclusivamente l'espansione dei numeri. Noi invece la vediamo come un fattore in grado di aumentare i consumi, poiché le famiglie urbane esistenti passano da appartamenti statali fatiscenti a case e appartamenti moderni, spesso molto più grandi.

L'ascesa della classe media dovrebbe anche spingere la Cina in una direzione diversa, grazie a un aumento del reddito disponibile, cresciuto di circa il 10% all'anno. Questo incremento genererà probabilmente maggiori consumi e successivamente contribuirà a spingere verso l'alto la componente domestica della crescita economica.

Driver a lungo termine dell'economia cinese

Driver a lungo termine dell'economia cinese

Dati a marzo 2021.
Fonte: Banca mondiale.

 

Oltre ai consumi delle famiglie, anche gli investimenti in immobilizzazioni rimarranno un tema centrale. La grande crescita degli spazi abitativi urbani e del numero di veicoli in circolazione richiederà infrastrutture adeguate. Allo stesso tempo, la Cina sta trovando risposte al problema dell'invecchiamento della popolazione negli sviluppi dell'industria farmaceutica, e questo settore è oggi già il secondo a livello mondiale, grazie alla spinta governativa.

...i vertici di Pechino continuano a promuovere una crescita più bassa e sostenibile, ma di migliore qualità.

Focus sui risultati

Le politiche della Cina nei prossimi anni saranno ancora concentrate sulle riforme strutturali, con i vertici di Pechino che continueranno a cercare una crescita più bassa e più sostenibile, ma di migliore qualità. Questo è l'obiettivo a lungo termine e gli investitori dovrebbero concentrarsi sui risultati già raggiunti in passato e sulla sua capacità di progredire in futuro.

 

COSA GUARDIAMO

Continueremo a monitorare i dati macro per verificare che la ripresa prosegua. I dati di quest'anno finora sono incoraggianti. Sentiamo parlare di salari in aumento e maggiore occupazione. I dati hanno mostrato che la creazione di posti di lavoro nelle città ha raggiunto gli 11,9 milioni nel 2020 (contro un obiettivo di 9 milioni), mentre il tasso di disoccupazione ufficiale ha continuato la sua discesa per tutto il quarto trimestre fino al 5,2% a dicembre.

In prospettiva, l'ammorbidimento degli investimenti immobiliari e infrastrutturali potrebbe pesare sulle assunzioni nel settore delle costruzioni, mentre nel settore dei servizi il numero di assunti dovrebbe salire ulteriormente con la ripresa delle attività. Nel breve termine, riteniamo che le recenti limitazioni alla mobilità e ai viaggi durante il Capodanno cinese dovrebbero portare alcune pressioni al ribasso per i consumi interni, ma ci aspettiamo che si tratti di un effetto temporaneo. Dopo il primo trimestre, con i casi Covid-19 sotto controllo e il mercato del lavoro in miglioramento, ci aspettiamo che i consumi, in particolare sui servizi, si riprendano ulteriormente grazie al rafforzamento del reddito dei consumatori e alla fiducia.

Questo report fa parte di una serie di TRP Insights incentrati sulla Cina . L'obiettivo della nostra serie Investing in China è esplorare i fattori chiave dell'economia, le opportunità di mercato, le prospettive e la strategia di investimento della Cina.

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