2024 Global Market Outlook – Aggiornamento di metà anno
Azionario internazionale
Alimentato dalla sovraperformance dei titoli growth tecnologici, il mercato azionario americano ha raggiunto i massimi storici quest’anno, spingendo il premio rispetto ai titoli internazionali (non USA) sui livelli più alti degli ultimi 20 anni. I titoli internazionali continuano ad avere buone valutazioni, ma fondamentalmente sono più interessanti nel contesto post-COVID, come dimostrato dalla migliore crescita degli utili negli ultimi anni. Questo perché, a differenza della forte esposizione dell’azionario americano ai titoli growth, il mercato internazionale è più esposto a settori orientati al value, come i finanziari, le materie prime, gli industriali e gli energetici, dove vediamo un sostegno secolare nei prossimi anni. L’indice S&P 500, per esempio, ha una composizione settoriale molto diversa dall’indice Msci Eafe (Europe, Australasia e Far East).
La diversificazione della catena di approvvigionamento, la ricostruzione delle infrastrutture, la spesa per la difesa e la probabilità di un aumento dei prezzi dell’energia dovrebbero favorire i settori value più tradizionali. Poiché questi settori sono attualmente più economici e, in alcuni casi, hanno un’asticella degli utili più bassa rispetto alle loro controparti USA, gli investitori che cercano una diversificazione dai titoli tecnologici growth a grande capitalizzazione potrebbero provare ad aumentare la loro esposizione a mercati internazionali selezionati.
L’indice Msci Eafe non è un indice S&P 500 ex-USA
(Fig. 6) Le ponderazioni settoriali e le valutazioni sono in netto contrasto tra i due indici
Tra i mercati internazionali, continuiamo a privilegiare il Giappone. Il miglioramento degli standard di corporate governance continua ad avere un impatto tangibile e considerevole sulla performance delle società. Gli azionisti sono ora una priorità molto più alta rispetto al passato. Sebbene la BoJ abbia recentemente posto fine alla sua politica di tassi d’interesse negativi, non si prevede che intraprenda un ciclo di rialzi che porti i tassi in linea con quelli degli altri mercati sviluppati. Ciò dovrebbe mantenere lo yen relativamente debole e le esportazioni giapponesi competitive. Anche le valutazioni sono ragionevolmente attraenti: sebbene il Nikkei 225 si sia avvicinato ai suoi massimi storici, i titoli giapponesi continuano a essere scambiati a un basso “price to book value” (rapporto tra il prezzo di Borsa e il valore contabile dell’azione). Tuttavia, chi investe in Giappone non può non tenere conto della debolezza dello yen e del possibile impatto sui rendimenti.
La Corea del Sud ha provato a seguire l’esempio del Giappone, stimolando le valutazioni del mercato azionario con una spinta alla corporate governance. Per esempio, le aziende che danno priorità ai rendimenti degli azionisti hanno degli incentivi fiscali, mentre il nuovo “Korea Value-up Index” include le aziende che hanno migliorato l’efficienza del capitale. Anche i titoli vietnamiti appaiono a buon mercato nonostante la ripresa ciclica, l’espansione dei consumi e l’imminente passaggio allo status di mercato emergente. Con le aziende che cercano di diversificare le loro catene di approvvigionamento al di fuori della Cina, il Vietnam sembra ben posizionato per attrarre capacità produttiva.
Gli investimenti attivi possono avere costi più elevati di quelli passivi e possono sottoperformare l'intero mercato o i peer passivi con obiettivi simili. T. Rowe Price avverte che le stime economiche e le dichiarazioni previsionali sono soggette a numerose ipotesi, rischi e incertezze, che cambiano nel tempo. I risultati effettivi potrebbero differire sostanzialmente da quelli previsti nelle stime e nelle dichiarazioni previsionali e i risultati futuri potrebbero differire in modo sostanziale da qualsiasi performance storica. Le informazioni nel presente documento sono riportate solo a scopo illustrativo e informativo. I dati storici utilizzati come base per questa analisi si basano su informazioni raccolte da T. Rowe Price e da fonti terze e non sono stati verificati in modo indipendente. Le dichiarazioni previsionali si riferiscono solo alla data in cui vengono rilasciate e T. Rowe Price non si assume alcun obbligo e non si impegna ad aggiornare le dichiarazioni previsionali. Laddove vengono citati titoli, i titoli specifici identificati e descritti sono solo a scopo informativo e non rappresentano raccomandazioni.
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